Stadio Rigamonti, sprint per aprire col Bologna. Cellino: “Un vanto”

Lo Stadio Rigamonti di Brescia riaprirà i battenti nel prossimo turno di campionato per Brescia-Bologna. Le squadre di operai e le parti in causa (comune e società) stanno accelerando per consentire alle rondinelle di tornare a giocare nello stadio di casa dopo la doppia trasferta ad inizio stagione, voluta proprio per evitare di perdere partite tra le mura amiche. La squadra di Corini potrà quindi ritrovare il proprio pubblico nell’impianto messo completamente a nuovo.

Il Rigamonti avrà completamente un nuovo volto: sono stati completati i seggiolini con gli schienali, con spazi maggiori tra uno spettatore e l’altro, i 23 tbox sul campo per la clientela corporate, costituita dalle grandi aziende, e ambienti più ampi per chi deve lavorare. Il punto di svolta, secondo BresciaOggi sta nella separazione tra settori. Non ci saranno più reti, vetrate, barriere. Le divisorie non saranno alte più di un metro e 10 centimetri. Completata anche l’installazione delle telecamere di sicurezza ad alta definizione di cui si è già parlato quest’anno per gli stadi San Paolo di Napoli e Allianz di Torino: il sistema consentirà di identificare in modo inequivocabile le persone che non rispettano il regolamento d’uso dell’impianto.

Il presidente Massimo Cellino ha rilasciato un’intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera proprio sull’apertura del nuovo Stadio Rigamonti, sottolineando come a Brescia i lavori si siano svolti in tempi rapidi a differenza di quanto accaduto nella rivale Bergamo, con l’Atalanta costretta a giocare al Tardini. Queste le parole di Cellino: “Il Rigamonti era peggio di una pattumiera, abbiamo però svolto il lavoro in tempi brevi. È stato più facile affrontare i problemi e risolverli, rispetto che contestarli. Mentre l’Atalanta gioca a Parma, noi il 15 settembre, se Dio vuole, giocheremo a casa nostra. Un motivo di vanto per tutti, anche per il Brescia e per il comune: sono stati efficienti”.