Conferenza Totti, parole al veleno: “La società mi ha tenuto fuori da tutto”

Dopo ben 18 anni dall’ultimo scudetto, Francesco Totti dice ufficialmente addio alla sua tanto amata Roma. L’ex capitano giallorosso è intervenuto durante la conferenza stampa presso la sala d’Onore del CONI, dove ha spiegato la scelta della sua ardua decisione. Uno dei principali motivi per cui il “Pupone” ha lasciato la Roma è dovuto al rapporto difficile e contrastante con Franco Baldini.

Conferenza Totti, l’ex capitano si dimette: ecco i motivi

“Ci tengo a ringraziare il presidente Malagò per avermi dato questa possibilità. Alle ore 12.41 di oggi ho inviato un’email al CEO della Roma dove ho ufficializzato le mie dimissioni. Quel giorno tanto atteso è arrivato e per me è molto brutto e pesante. Ma considerata la situazione forse è stato giusto e un dovere prendere questo tipo di decisione coerente ormai in serbo da mesi. La Roma deve stare davanti a tutti, deve essere l’unico obiettivo, è una squadra da amare e a cui stare vicina. Sia presidente che allenatori passano, ma le bandiere quelle no. Ci ho pensato a lungo e questa scelta non l’ho presa per colpa mia.

Totti punta il dito contro la società:

La società non mi ha mai coinvolto in un progetto tecnico. Nel primo anno ci può stare, nel secondo già ho capito come volessi fare e non ci siamo mai trovati e aiutati l’un con l’altro. Sapevano della mia voglia di voler dare tanto a questa società, ma loro non hanno mai voluto. Mi hanno tenuto fuori da tutto”.

Circa il suo futuro in un’altra società, Totti ha così commentato:

“Ringrazio i tifosi per come mi hanno sempre trattato. C’è sempre stato reciproco rispetto, in campo e fuori. Posso solo dire che la squadra va sempre tifata, vederla in questo momento in difficoltà mi rattrista e mi dà fastidio. I tifosi qui sono diversi: la passione e la voglia che mettono nei confronti di questa squadra è talmente grande che non potrà mai finire. Io da fuori continuerò a tifare Roma, è un arrivederci e non un addio. E’ impossibile vedere Totti fuori dalla Roma e da romanista non penso possa succedere. Al momento prenderò altre strade, quando un’altra proprietà punterà su di me sarò pronto”.

Questi i motivi della scelta:

Tutti sappiamo che mi hanno fatto smettere. Volevano che io smettessi. Lato dirigenziale avevo un contratto di sei anni, sono entrato in punta di piedi perché era un altro ruolo. Andando avanti con il tempo ho capito che sono due cose diverse. Promesse ne sono state fatte tante, ma non sono mai state mantenute almeno per quello che volevo io”.

Totti è il difficile e sofferto rapporto con Baldini:

Il rapporto con Baldini non c’è mai stato e mai ci sarà. Se ho preso questa decisione è perché appunto ci sono equivoci e problemi all’interno della società. Uno dei due doveva uscire e mi sono fatto da parte io. Due galli a cantare non va bene, si creano solo casini e danni”.

Totti poi parla dell’addio di Daniele De Rossi:

“Se la dirigenza pensava che per Daniele questa fosse l’ultima stagione da calciatore dovevano dirglielo a settembre. E’ una questione di rispetto, lo hanno trattato come quando hanno fatto smettere me. Non so perchè Sarri non sia venuto, bisognerebbe chiederlo a lui. Inoltre era un pupillo di Baldini, ma era sotto contratto con il Chelsea. Ora comunque c’è Fonseca, che ha bisogno di un’ambiente sereno e di tranquillità. Conte non è venuto perchè avrebbe dovuto fare una rivoluzione ed ha capito che non gli sarebbe stata permessa. In futuro andrò ogni tanto allo Stadio e, se appenderà gli scarpini al chiodo, passerò a prendere De Rossi e ci metteremo insieme ai tifosi in Curva Sud.

Sul possibile e futuro ritorno alla Roma di Totti:

Serve una nuova società prima di tutto. Che creda poi nelle mie potenzialità. Staccarmi dalla Roma per me è difficile, per me è come morire. Anzi, peggio”.