Avellino unica squadra di Serie C senza giocatori e staff. Irpini a rischio

L’Avellino è in una posizione estremamente pericolosa. La squadra irpina è l’unica del panorama professionistico ad essere, ancora oggi, priva di uno staff tecnico – allenatore e direttore sportivo su tutti – e sta perdendo a mano a mano tutti i giocatori tesserati fino all’anno scorso. La società al momento non può agire perché è vincolata dai giudizi dei commissari e del curatore giudiziario: il Gip ha convalidato il sequestro di 8 milioni di euro per diverse ipotesi di reati tributari ai danni della Sidigas. De Cesare al momento non ha portato alcun piano economico ai commissari e le quattro PEC arrivate sono soltanto di contatti esplorativi per l’acquisto della società.

La situazione di stallo sta gettando nello sconforto i tifosi irpini. Stamattina  il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, ha abbandonato la strada della diplomazia e posto l’ultimatum a De Cesare, intimandogli di effettuare i primi acquisti qualora non possa cedere la società, oppure provvedendo alla vendita della stessa. Allo stato resta l’emergenza: ogni operazione come acquisti o cessioni di calciatori deve essere autorizzata dai consulenti nominati dal tribunale. Per il ruolo di allenatore e direttore sportivo si spinge per le conferme di Bucaro e Musa ma ormai dovranno accettare il fatto che la società punta ad avviare la stagione con soli svincolati, e un tetto ingaggi totale di 1 milione di Euro, in attesa di nuovi imprenditori che rilevino il club.

La conferma di quanto detto è arrivata in queste ore con l’addio di Kevin Matute: l’attaccante, che aveva dichiarato più volte di voler attendere le sorti dell’Avellino, ha firmato con il Taranto nell’attesa di una chiamata – mai arrivata, se non per chiedere di temporeggiare – da parte della dirigenza irpina. La stessa sorte potrebbe essere seguita da Gerbaudo e Di Paolantonio, che hanno richieste da club importanti di Serie C. Attenderanno forse ancora per un giorno o due, e poi probabilmente andranno via anche loro. Una situazione che rischia di togliere alla Serie C una sicura protagonista. Uno smacco clamoroso dopo il fallimento di due anni fa e la risalita dalla Serie D in una sola stagione.

Secondo un’indiscrezione pubblicata da thewam.net, nelle ultime ore il sindaco Festa sarebbe volato a Milano per un incontro segreto con Fabrizio Preziosi, figlio di Enrico, patron del Genoa, per discutere delle sorti del club.