Cagliari, Rog si presenta: “Mi sento mezzala, voglio giocare”. Carli glissa su Nandez

Oggi Marko Rog è stato presentato alla stampa presente nel ritiro di Pejo. Il giocatore ha risposto alle domande dei cronisti presenti e si è presentato al tifo rossoblu. Queste le sue parole sintetizzate dalla redazione di CalcioNewsWeb per i propri lettori.

Rog: “Vengo qui perché mi è piaciuto il progetto della società. Ho bisogno di giocare con continuità, spero di farlo qui al Cagliari. Sto bene, mi sono allenato fino a qualche giorno fa con il Napoli: ho perso qualche giorno per via della burocrazia, ma sto bene. Mi sento una mezzala, sono pronto a giocare in quel ruolo.

Sia Bradaric che Pajac sono miei amici, sono felice di averli ritrovati qui. Mi spiace che Srna non sia rimasto. Pavoletti mi ha parlato bene dei compagni e dell’ambiente, è stato importante nella mia scelta. Ho parlato con il mister, non credo che scenderò in campo, ma dipende dal mister. Conosco Maran e il suo tipo di calcio, è una brava persona”.

Alla presentazione di Marko Rog era presente anche il direttore sportivo Marcello Carli. Il dirigente è stato sollecitato sugli sviluppi dell’affare Nandez col Boca ma ha preferito glissare. Pochi giorni fa il presidente Giulini aveva affermato che il direttore sportivo si era concentrato sulla trattativa col Napoli mentre il resto della dirigenza era volato in Spagna per trattare col Boca.

Queste le parole di Carli: “Rog era un obiettivo importante, è qui perché lui ha voluto venire da noi. Sono strafelice che lui sia qui, perché lo ritengo un giocatore importante. Abbiamo dovuto prendere un giocatore importante per sostituire uno come Barella. Lui e il suo procuratore si sono comportati in maniera splendida.

Nandez? Sono nomi che girano. Il mercato è molto difficile, non è più come prima. Abbiamo delle idee, ma abbiamo grossa fiducia in chi c’è già. Siamo vicini a Nandez? Non so dare una risposta precisa. Volevamo portare qui Rog, perché sappiamo che è un anno importante per noi e per i tifosi: sentiamo questa responsabilità, come tutti quelli che lavorano”.