Fiorentina – Napoli, partita dai mille volti: ecco le sensazioni di un tifoso

Serie A, finalmente ! Da appassionato di calcio e tifoso del Napoli, l’attesa per il ritorno del massimo campionato italiano si era fatta spasmodica, sopratutto dopo una sessione estiva di calciomercato che sembra non finire letteralmente più e che “per fortuna” andrà a concludersi in poco più di una settimana.

Fiorentina – Napoli di ieri sera mi ha stupito non per il tipo di gara (Firenze è stata sempre una piazza ostica in tal senso), quanto piuttosto per il ritmo e intensità mostrati dai giocatori scesi in campo, cosa non sempre riscontrabile nel campionato nostrano, men che meno in una partita di fine agosto dove la forma fisica e lo stato di forma per forza di cose non possono essere al top; quello che è apparso evidente è stata una gara dove la Fiorentina è partita subito a mille non risparmiandosi assolutamente e dando poco respiro ai ragazzi di Ancelotti per la prima mezz’ora buona, trovando meritatamente il vantaggio con il rigore poi realizzato da Pulgar dopo il tocco di mano di Zielinski. Gli azzurri si rimettono in carreggiata con il gol di Mertens, aiutato da Dragowski e dal rigore molto contestato dai viola proprio sul belga che si “tuffa” in area di rigore.

La Fiorentina non riesce a reggere il ritmo e nella seconda frazione appare evidente la più grande differenza di mentalità oltre che tecnica delle due squadre ovvero la sfrontatezza e la genuinità di una giovane Fiorentina che non si risparmia contro il pragmatismo e l’esperienza degli azzurri che nonostante gli altri due gol segnati dalla viola, riescono a portare a casa 3 punti particolarmente sudati.

Ritmi da Premier League, difese ballerine e tanti capovolgimenti di fronte per una gara sicuramente divertente ma che lascia diversi strascichi e che getta di nuovo ombra sulla poca prepensione di una parte di classe arbitrale verso l’uso corretto della tecnologia in maniera equa, “dettaglio” ancora più evidente quando le regole vengono sensibilmente cambiate di anno in anno, scatenando il malumore tra chi subisce torti.
Per fare un esempio la regola del fallo di mano che non è cambiata così radicalmente come alcuni vogliono far credere (anche giornalisti e telecronisti vari), ma è stata più che altro soggetta a raccomandazioni e direttive atte a garantire una maggiore chiarezza in determinate situazioni, tant’è che in altri campionati si proprende sempre per il “lasciar giocare” anche quest’anno.

Altra fonte di discussione è sicuramente il fallo su Ribery avvenuto forse fuori area, quindi a norma di regolamento non consultabile dal VAR, come anche la foto di Pulgar che sembra colpire la palla con il braccio quando invece non è così: si cerca troppo spesso il sensazionalismo piuttosto che la verità.

Ai punti molto onestamente il pareggio sarebbe stato più giusto, e mi dispiace che una così bella partita faccia parlare quasi solamente per le sviste arbitrali, andando ad alimentare teorie e complotti come compensazione, sudditanza, furberie e tesi bizzarre varie, avallati in alcuni casi anche da addetti ai lavori: ho sempre l’impressione che dalle nostre parti si propenda per rafforzare le proprie teorie piuttosto che ricercare fatti quanto più oggettivi possibli, nonostante esista oramai possibilità di verificare quanto si dice avendo a disposizione una gigantesca fonte di informazioni.