Fonseca presenta Roma-Sassuolo: “Voglio una Roma coraggiosa. Non siamo abituati al possesso”

Paulo Fonseca, allenatore della Roma, ha presentato oggi nella conferenza stampa prepartita Roma-Sassuolo di domani. Queste le sue parole sintetizzate dalla redazione di CalcioNewsWeb per i propri lettori.

“Abbiamo avuto tempo per lavorare nonostante i dieci giorni senza nazionali. Ora sono tutti a disposizione. Smalling non ha niente di grave ma non lo rischiamo. Lo vogliamo al 100% in una serie di partite in cui avremo bisogno di tutti. La squadra migliora giorno dopo giorno, sono fiducioso. Non dirò oggi cosa vedremo di nuovo né svelerò la formazione. 

Infortuni? I casi che meritano maggiori attenzioni sono quelli di Perotti e Zappacosta. Le loro non sono situazioni normali, le vogliamo approfondire. Insieme allo staff medico, al nutrizionista e al preparatore stiamo cercando di evitare questa situazioni e creare programmi personali per prevenire gli infortuni.

Non so se il Sassuolo giocherà con una difesa a 4, perché De Zerbi cambia spesso. Abbiamo preparato la partita in funzione di diversi sistemi di gioco. Non mi è piaciuto la partita con la Lazio in fase di pressing. Voglio una squadra coraggiosa e non voglio che la Roma ripeta la prestazione con la Lazio. Spero che per la partita di domani che vedremo ulteriori miglioramenti. Ho visto una squadra che sta crescendo rispetto alle prime due giornate di campionato dove comunque qualcosa si è intravisto qualcosa del mio calcio.

De Zerbi è un allenatore eccellente. Quando una squadra propone un certo tipo di calcio, merita i miei complimenti. Anche io voglio che la Roma mantenga di più il pallone. Il campionato italiano ha caratteristiche molto specifiche che rendono questo gioco molto difficile, ma io continuo sulla mia strada. Mi sto comunque adattando al campionato italiano, ma ci sono principi sui quali non intendo arretrare. Devo far capire ai giocatori i vantaggi dell’avere la palla. Da quello che vedo la squadra non mi sembra abituata a questa mentalità. Stiamo lavorando molto sul controllo della profondità. Qui in Italia gli attaccanti sono molto verticali e su questo lavoriamo molto. Devo fare una distinzione tra Genoa e Lazio. Con i biancocelesti ad esempio eravamo più bassi e non soffrivamo la palla in profondità”.