Ultras Juventus, le intercettazioni alla società, dai ricatti alle ingurie

E’ di ieri la notizia dell’arresto dei principali capi di diversi gruppi ultras della Juventus, dopo una denuncia della stessa società bianconera arrivata circa un anno fa. Diversi quotidiani stamane hanno reso noto parte delle intercettazioni.

La Repubblica rende noto un “O ci date i biglietti gratis o cantiamo cori razzisti” come forma di ricatto, mentre la Stampa scrive di un episodio correlato alla trasferta di Amesterdam contro l’Ajax, dove la società fornì ai “Drughi” 50 biglietti, contro i 130 richiesti dagli ultras, che ha fatto registrare lo sfogo di Micciola il “numero 2” del gruppo, sfogarsi su Alberto Pairetto, funzionario che opera per la società bianconera, con un “Dove lo acchiappo questo (Pairetto)… Giuro che lo ammazzo!“.

Anche la presentazione dell’allora nuovo acquisto di Cristiano Ronaldo, che fu disertata dagli ultras sempre a causa degli abbonamenti gratuiti richiesti ma non elargiti dalla Juve; il Corriere della Sera racconta di una dichiarazione che recita “Oh, ma quello non sa come funzionano le cose?” quando il portoghese lanciò il pallone in tribuna invece che in curva.

Infine, è nota anche una minaccia diretta al presidente Agnelli: “Puoi dirglielo che ci ricordiamo tutto di quando lui, D’Angelo e Marotta hanno incontrato la famiglia Dominello a Napoli. Saremo noi a chiamare Report, così vi rompiamo il **** “.