La “rivincita” di Mario Rui contro il Liverpool, simbolo di un criticismo sfrenato

La sontuosa partita del Napoli contro i Reds arrivata dopo una gara sostanzialmente equilibrata è merito sicuramente dell’acume tattico di Ancelotti ma anche del grande lavoro compiuto su giocatori considerati “gregari” e talvolta anche molto criticati.

Tra i migliori in campo sicuramente i terzini difensivi azzurri, che hanno fornito una prova eccellente contro “clienti” poco facili come Manè, Firmino e Salah; l’esordio assoluto di Di Lorenzo nella competizione europea sull’out destro stupisce molti ma non tutti, data la grande crescita di un giocatore che fino a pochi anni fa giocava in C, il difensore ex Empoli è andato raramente in difficoltà e si è fatto notare per la grande calma nonostante il tipo di gara piuttosto impegnativo.

Ma è la prova di Mario Rui, terzino sinistro in azzurro dal 2017 e inizialmente riserva del titolarissimo Ghoulam prima che della rottura del crociato, a sorprendere tutti per il livello della performance mostrata sul campo: il portoghese è stato un cliente difficilissimo per Salah e globalmente non ha sbagliato nulla, sia in fase di appoggio che di ripiego.
Una vera e propria “rinvincita” non solo verso le numerose critiche arrivate nel corso della sua esperienza azzurra, talvolta sicuramente eccessive ma in un certo senso anche verso il Liverpool: la gara di Anfield che permise l’anno scorso ai Reds di passare il turno aveva visto una brutta performance del portoghese, che si vide “costretto” a chiudere i propri profili social a causa dei numerosi insulti e improperi da parte dei tifosi del Napoli.

Ecco, quando la critica smette di essere costruttiva e passa ad altro arrivando a costringere un atleta a ricorrere a modi come “isolarsi” seppur parzialmente, è il palese segno che qualcosa non va in una parte della tifoseria che è sempre pronta a vedere in giocatori meno “cool” e decisivi in capro espiatorio di turno, ignorando il fatto che tutto questo astio non fa altro che peggiorare il morale di un professionista; la vittoria contro il Liverpool è sopratutto quella di un gruppo coeso e ben organizzato dove “semplici” mestieranti fanno la differenza tra vittoria e sconfitta.

Insomma è la vittoria dei Mario Rui.