Corini presenta Udinese-Brescia: “Basta parlare del Bologna. Qualcuno vuole destabilizzare!”

Eugenio Corini, allenatore del Brescia, ha risposto alle domande nella conferenza stampa prepartita di Udinese-Brescia. Il tecnico ha incontrato la stampa per la prima volta dopo le voci di esonero che hanno toccato l’ambiente nel corso della settimana e non le ha mandate a dire a chi, secondo lui, sta cercando di destabilizzare l’ambiente. Queste le sue parole sintetizzate dalla redazione di CalcioNewsWeb per i propri lettori.

“Chiudiamo l’argomento Bologna, ho preso atto di moltissime cose. La squadra è rimasta dentro alla partita, da quando è arrivato Mihajlovic il Bologna ha una buona media. Una serie di concause ci ha penalizzato. Vi siete dimenticati di un anno di lavoro, vi siete dimenticati che abbiamo fatto tre punti in tre partite e che abbiamo messo sotto il Bologna per cinquanta minuti. I giocatori sono delusi come tutti i tifosi del Brescia. Dal mattino dopo siamo ripartiti come sempre abbiamo fatto e con la giusta consapevolezza. C’è qualcuno che vuole destabilizzare, faccio fatica a trovare una logica su quello che si dice. Siamo sotto fuoco amico, è destabilizzante. Io parlo con il mio presidente e per me vale quello che dice lui. Questo attacco sembrava quasi costruito.

Non dobbiamo andare fuori binario e pensare ad altro che non sia l’Udinese. L’unico nostro obiettivo è giocare la partita di domani. Tutto quello che verrà dopo lo costruiremo successivamente. Siamo un po’ corti a centrocampo per la squalifica di Dessena. Ho due opzioni e ho già scelto. L’Udinese è una squadra molto fisica, hanno fatto una buona partita a San Siro. Con il Parma meritavano, da questo punto di vista riempiono il campo. Sono forti sulle palle inattive, sulla profondità sono sempre pericolosi. Abbiamo lavorato in funzione delle loro caratteristiche.

Tonali sta bene. È un giocatore molto importante, mi ha chiamato il cambio più volte contro il Bologna e sono stato costretto ad una sostituzione forzata. Il cambio di Donnarumma?
In quel momento l’inerzia era cambiata. Ho preferito coprire l’ampiezza del campo con una punta che avrebbe allungato la squadra. Donnarumma, per come si era messa la partita, non ci avrebbe consentito ciò. Ma analizzando dopo la sfida lo rifarei”.