Milan-Inter, Giampaolo: “So cosa significa regalare ai tifosi una vittoria nel derby”

Marco Giampaolo, allenatore del Milan, ha presentato il derby di domani sera contro l’Inter nella conferenza stampa prepartita. A differenza del suo collega e rivale Antonio Conte, Giampaolo si è soffermato molto più a lungo sull’approccio alla gara, sul peso della sfida e su cosa dovrà fare la sua squadra per mettere in difficoltà l’avversario. Di seguito le sue parole sintetizzate da CalcioNewsWeb per i propri lettori.

“Il clima di un derby è lo stesso, che coinvolge e trascina, una sensazione che vi racconterò dopo la partita. È una gara molto importante, perché il derby fa storia a sé, ne ho vissuti diversi a Genova e so cosa significa per il tifoso e per l’ambiente. È una partita importante, e ambisco a giocarne tante così. L’ambizione è giocare bene e vincere, poi le vittorie ti aiutano a portare avanti un percorso, il lavoro che facciamo serve per arrivare a questa sintesi. Non dipende mai da una sola cosa. Dipende anche dall’atteggiamento con cui si scende in campo.

Voglio giocatori concentrati ed entusiasti di giocare questa partita, non nervosi, non bisogna alzare il livello di nervosismo perché il livello si alza da solo. Preferisco calciatori sereni, le tensioni non ti aiutano a giocare bene. Loro sono una squadra collaudata, noi dobbiamo fare una gara di maturità tattica, la squadra deve fare una prestazione di alto livello. La partita sfugge ad ogni tipo di pronostico. L’Inter in Champions ha trovato una squadra che le ha dato più fastidio rispetto alle precedenti. L’Inter che gioca sempre allo stesso modo, non mi aspetto sorprese. È chiaro che ogni partita è diversa dall’altra perché c’è sempre un avversario diverso di fronte. L’Inter prova sempre a fare la partita. Noi? Puntiamo a fare anche meglio dello Slavia Praga. Non c’è bisogno di difendere stando nel fortino. Non mi piace una squadra che difende bassa, che fa i lanci lunghi e che non vuole riconquistare subito il pallone.

Domani gioca Conti. Ha una chance importante. È un ragazzo che si sta allenando bene, è cresciuto rispetto a qualche mese fa. In fase difensiva sa di dover migliorare e sta lavorando tanto su questo, ci sono stati dei miglioramenti. Domani potrà dimostrare come sta. Alleno 23 giocatori dei quali sono contento. Per me esiste solo il Milan, che è al di sopra di ogni interesse dei singoli. Amo i calciatori che alleno, non esiste chi non è qui.

La squadra l’ho vista bene, non ho visto nervosismo. Dico sempre ai giocatori di divertirsi in maniera responsabile. Da bambini ci divertivamo quando ci passavamo la palla, quindi lo spirito deve essere sempre quello. Il calcio è bello se mi diverto e mi entusiasmo. A Verona non siamo stati decisivi negli ultimi metri, sono difficoltà che ci stanno. Lavorando insieme possiamo arrivare ad esprimere quel tipo di calcio visto contro lo United a Cardiff, che non vuol dire vincere tutte le partite, ma avere un’identità di calcio ben precisa.

Rebic è arrivato con entusiasmo e determinazione. Biglia è un giocatore esperto, sa giocare le partite. Quando ho detto quelle cose dopo Verona era per dire che è un giocatore di esperienza. Con Paquetà non ci sono stati confronti, c’è stata solo una chiacchierata. Poi a voi giornalisti piace esagerare, ma non c’è stato nulla di clamoroso. Donnarumma leader? Ci sono tanti uomini spogliatoio. I più giovani che sono appena arrivati devono capire questo ambiente, gli altri lo conosco già e sono tutti leader. Gigio è uno di questi.

Non dobbiamo mai dimenticarci che quello che facciamo lo facciamo per i tifosi. So cosa significa poter regalare ai tifosi la vittoria di un derby. Per me dura solo un’ora, non riesco a godere a lungo di una vittoria, ma so bene cosa rappresenta il derby per i tifosi”.