Juventus, la denuncia da parte di Agnelli : “Subiti ricatti, nessun contatto con gli ultras dal 2018”

Com’è noto è stata la Juventus stessa a denunciare tra le altre cose per associazione per delinquere e riciclaggio diversi gruppi ultras, evento che ha fatto scattare 12 arresti nell’operazione nota come “Last Banner”, tutti capi ultras o uomini molto vicini a loro.

Nella deposizione segnalata dal Corriere della Sera dopo la denuncia portata in questura dal presidente bianconero si notano dettagli come “​In curva si entra a proprio rischio e pericolo, particolarmente nel settore centrale. ​Non saranno tutti delinquenti i tifosi della curva, ma certamente ci sono una serie di capi ultrà che hanno potenzialità delinquenziali: Toia, Grancini, Mocciola” , tutti nomi noti nell’ambiente.

Nel 2018, alla luce degli eventi , vista l’evoluzione della situazione e in ragione della collaborazione che abbiamo sempre avuto con la polizia di Stato, abbiamo deciso in perfetto accordo con i miei collaboratori di presentare denuncia per avere così una prova scritta, cosa che fino al 2016 non era mai successo. Sono stato sempre ben consapevole delle azioni dei gruppi ultras, con atteggiamenti violenti e minacciosi; fin quando non abbiamo dovuto avere a che fare con comportamenti veramente violenti, abbiamo deciso di venire incontro alle richieste, seppur con strascichi come squalifiche e chiusura delle curve. Non ho avuto più contatti con i gruppi ultras dall’inizio di questa vicenda (inizio 2018)“.