Problemi di acne? Ecco cosa devi mangiare: lo dice la scienza

Arrivi a fine giornata con la pelle lucida, hai pori dilatati e brufoli sparsi qua e là? Ebbene sì, probabilmente soffri di acne. L’acne è un’infiammazione delle ghiandole pilosebacee cioè ghiandole associate ai follicoli piliferi le quali cominciano a produrre una quantità smisurata di sebo che finisce per occludere i pori causando gli antiestetici comedoni o brufoli. Le parti più colpite dall’acne sono viso, specie la zona T (fronte, naso, mento), spalle, dorso, torace. Cosa causa questa infiammazione e quindi l’acne? Sicuramente le cause possono essere di natura genetica, dovute a squilibri ormonali, proliferazione batterica, stress, cause ambientali come inquinamento, l’uso di cosmetici non idonei al proprio tipo di pelle, ma anche la scarsa igiene. Per prevenire l’insorgenza di un disturbo acneico sarebbe opportuno ricordare di detergere il viso, con un prodotto che soddisfi le esigenze della propria pelle, almeno due volte al giorno, seguire un’alimentazione sana senza dimenticare di bere tanta acqua, almeno due litri al giorno, e di assumere cibi ricchi di vitamina A. I derivati di questa vitamina, chiamati retinoidi, vengono utilizzati per il trattamento dei disturbi acneici. Nei casi di acne severa, i retinoidi vengono assunti sotto forma di farmaci come l’isotretinoina e la tretinoina che risultano risolutivi per la cura del disturbo. Sono farmaci che necessitano di prescrizione medica in quanto teratogeni cioè che comportano danni gravi al feto in caso di gravidanza per cui oltre il medico specialista richiede oltre che esami del sangue mensili anche un test di gravidanza ogni mese, per assicurarsi che la paziente non sia in stato interessante. Nonostante l’iter complesso, l’assunzione di retinoidi risulta la soluzione migliore nei casi di acne severa, recidiva o resistente a precedenti trattamenti. Nei casi di acne lieve o moderata è consigliabile l’uso di antibiotici per via topica come la clindamicina o l’eritromicina. In entrambi i casi la detersione e l’idratazione della pelle risultano dei must imprescindibili per un miglioramento del disturbo acneico. Per quel che riguarda la detersione, la pelle acneica è una pelle grassa ma ciò non giustifica l’utilizzo di detergenti eccessivamente aggressivi perchè alterano il ph della pelle stimolando ancora di più la produzione di sebo. E’ importante utilizzare un detergente delicato, ma soprattutto seboregolatore che andrà applicato la mattina e la sera sulla pelle leggermente umida e risciacquato con acqua tiepida. L’uso di farmaci, di una skin routine adeguata e di uno stile di vita sano sono le soluzioni all’acne.

L’alimentazione svolge un ruolo importante sia nella prevenzione che nel miglioramento e nella cura del disturbo acneico. Abbiamo detto che l’acne è, essenzialmente, un’infiammazione per cui assumere cibi che, in generale, contrastano le infiammazioni cutanee, risulta essere un buon metodo per contrastare l’acne. Gli alimenti, cosiddetti antinfiammatori, di cui non dovremmo fare a meno sono i cereali, tra cui orzo, grano, riso; l’olio d’oliva che riduce la formazione di molecole pro-infiammatorie; ananas; spezie e aromi; frutti di bosco; carciofi e alimenti ricchi di omega 3 e omega 6 come pesce azzurro, crostacei, ma anche noci, semi di lino, sesamo, tofu e mandorle. Cibi da evitare sono invece quelli ricchi di grassi saturi che favoriscono il processo infiammatorio come: dolci e snack industriali, insaccati, wurstel, formaggi e alcol.

Il cioccolato invece, considerato solitamente, la causa della comparsa dei brufoli, specie negli adolescenti, è stato scagionato, infatti, secondo uno studio italiano pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology  si è visto che, contrariamente a quanto sinora ipotizzato, non c’è alcuna associazione tra il consumo di cioccolata e l’acne.