La tigre per eccellenza è volata in cielo. Salvatore Sestile resterai sempre dentro di me!

E’ un giorno tragico per la città di Giugliano perchè in queste ore è venuto a mancare il Presidente del Giugliano Calcio Salvatore Sestile.

E’ un giorno tremendo per il sottoscritto, che ha avuto l’onore di conoscerlo ed accompagnarlo seppur nel mio piccolo durante la prima stagione di Eccellenza, quella della rinascita calcistica.

Questo non è un articolo, ma il mio saluto ad una persona eccezionale.

“Presidente, come sempre l’ho chiamata, è grazie a lei che ho mosso passi importanti in questo ambiente facendomi conoscere. Abbiamo condiviso idee, scelte e mi sono sempre sentito orgoglioso ogni volta che mi ha svelato un segreto societario o chiesto qualche consiglio. Durante questi anni non mi ha parlato apertamente del suo male, forse perchè sapeva che in giovane età avevo perso mio padre proprio a causa di questo “bastardo”, ma bastava guardarla negli occhi per capire come si sentisse. Quante volte l’ho chiamata per darle coraggio, bastava sentire la sua voce rauca e mi precipitavo al telefono per sapere come si sentisse, e lei sempre con il sorriso che la contraddistingueva mi rispondeva di stare tranquillo, che era solo una tonsillite. Ricordo quando non fu presente ad una gara e mi chiese di incitare la squadra e con estremo orgoglio le dissi di stare tranquillo perchè in quella gara Pianese avrebbe fatto una doppietta e così fu. Abbiamo avuto degli screzi e questo tutta la città di Giugliano lo sa, ma screzi sportivi che non hanno mai intaccato la stima e il bene che provavo per lei e questo nessuno mai lo potrà mettere in discussione. Screzi tra due caratteri forti, beh ci sta tra teste dure, ma Salvatore Sestile restava per me un fratello maggiore al quale era impossibile non volergli bene. La sua sana follia se la ricorda? Le davano del matto per aver riportato il calcio a Giugliano quando non c’era nemmeno lo stadio, ma lei mi disse un giorno che non si sarebbe fermato e contro tutto e tutti il calcio doveva ritornare in città e a grandi livelli. Sognava di arrivare almeno in Serie C e di riportare la gioia in un paese che aveva sofferto troppo che almeno attraverso il calcio poteva riprendersi dignità e rispetto. Ad inizio della scorsa stagione, prima del nostro screzio, mi chiese se era meglio acquistare un titolo di Serie D o formare una rosa per vincere sul campo il campionato di Eccellenza e la mia risposta fu: vinca sul campo e la gioia sarà reale. Mi diede ascolto e la Serie D è arrivata. Sono io che non le ho dato ascolto quando forse dovevo, perchè l’orgoglio prese il sopravvento e nonostante mi disse più di una volta di stare tranquillo perchè per lei ero parte integrante del gruppo non le diedi ascolto. Rimpianti oggi? Sarebbe troppo facile e da ipocrita. Non rimpiango quella scelta anche se dire addio al sogno di starle accanto mi è costato moralmente molto. Una tigre azzanna la preda e lei ha massacrato la sua preda per anni, anche se non è riuscita purtroppo a darle il colpo di grazie, ma in tutti questi anni ha lottato, raggiunto gli obiettivi che si era prefissato in ambito sportivo ma le è rimasto un magone e non certo per colpa sua: non è mai potuto ritornare al De Cristofaro, che da oggi obbligatoriamente dovrebbe cambiare nome e chiamarsi Stadio Salvatore Sestile, perchè è solo grazie al suo impegno che sta rinascendo lo stadio a Giugliano. In lei a tratti ho rivisto mio padre, un sorriso al momento giusto, un abbraccio quando ci voleva, una cazziata quando la meritavo. Ma proprio come mio padre è volato via troppo in fretta senza nemmeno darmi il tempo quest’anno di poterla riabbracciare sul campo, su quella tribuna dove mi lasciava il suo cappello durante le gare. Sto piangendo? No, le lacrime non mi appartengono, ma sento un senso di vuoto che nessuno può capire. Non sono un gran cattolico ma ho sperato fino alla fine che anche questa volta la tigre potesse azzannare il nemico e distruggerlo, non è andata così purtroppo, ma la tigre Salvatore Sestile non morirà mai, guiderà la sua famiglia e la sua creatura dall’alto. Gaetano e Rosilaria, i suoi figli, hanno avuto un padre esemplare che ha saputo trasmettere loro i veri valori della vita e in questo momento sono vicino a loro così come a sua moglie e tutti i suoi familiari, tutte persone che hanno avuto il pregio di vivere al suo fianco. Ciao Presidente, dentro me non morirai MAI”.

Sempre fiero di questa foto!!!!!!!!!!