Bere caffè a dieta: si può? Ecco come fare per non ingrassare!

Che siate a lavoro, in preda a una sessione di studio o semplicemente al bar con un amico, un caffè è un piacere difficile da rinunciare specie ai giorni d’oggi dove si richiedono prestazioni ottimali in tempi brevi. Il caffè, infatti, oltre per il suo gusto estremamente gradevole, viene consumato perché ci rende più produttivi, migliora la concentrazione e permette al nostro cervello di lavorare in maniera più efficiente anche quando la stanchezza e il sonno si fanno sentire.
Il caffè inoltre ci rende di buon umore, sembra infatti che il semplice profumo sprigionato dall’aroma del caffè produca endorfine, riducendo i livelli di stress.
Come faremmo, dunque, senza la nostra dose quotidiana di caffeina? Essere a dieta significa anche rinunciare a una tazzina di caffè?
Bene, la risposta è no, è a dirlo sono i ricercatori.
È stato dimostrato, infatti, che la caffeina svolga un ruolo importante nella perdita di peso; in particolare modo, se associata ad una dieta povera di calorie e a un po’ di attività fisica, purché regolare, possa indurre un l’organismo a perdere qualche chilo di troppo.
Tuttavia, è bene sottolineare che effetti significativi della caffeina sul dimagrimento si verificano solo con dosaggi di almeno 4-5 tazzine al giorno, mentre la dose raccomandata dagli esperti è di circa 3-4 tazzine al giorno. Mentre in gravidanza si raccomanda di non superare la dose massima di due tazzine di caffè.

Inoltre i benefici della caffeina si verificano solo se parliamo di caffè, in particolare modo amaro, mentre un discorso a parte va fatto per le bevande industriali contenenti caffeina, come i vari integratori energizzanti proposti dopo gli allenamenti, queste bevande, pur contenendo caffeina, non hanno proprietà dimagranti, ma, al contrario, spesso presentano zuccheri aggiunti per renderne più gradevole il sapore per cui è sconsigliata la loro assunzione all’interno di un regime dietetico.

Qual è il momento migliore per assumere la nostra tazzina di caffè? Prima o dopo i pasti? Se il nostro obiettivo è dimagrire, si consiglia di consumare caffè subito dopo i pasti dal momento che al caffè vengono attribuite proprietà dimagranti che aiuterebbero a smaltire i grassi in eccesso. È stato studiato, infatti, che la caffeina contenuta nel caffè sia in grado di trascinare i grassi fuori dalla cellule adipose e di bruciarli nelle ore immediatamente successive ai pasti.
Altre proprietà che rendono il caffè una bevanda da consumare quotidianamente sono legate alla presenza, in questa bevanda, di vitamine del gruppo B, magnesio, potassio e manganese, anche se, ovviamente, in piccole quantità.

Durante la dieta, sarebbe preferibile consumare il caffè amaro, senza aggiungere zuccheri o altri tipi di dolcificanti, ma nel caso in cui non piaccia il gusto forte del caffè amaro, è possibile dolcificare il caffè con zucchero integrale di canna o un cucchiaino di miele, di malto d’orzo o di fruttosio.

Attenzione però a considerare la caffeina come la soluzione ad ogni male o la bacchetta magica che ci farà perdere i chili di troppo. Anzi, troppa caffeina genera degli scompensi anche gravi, può avere come effetti collaterali tremori, sudore, tachicardia, può generare ansia, nonché uno stato di agitazione immotivato. Sì al caffè, anche a dieta, ma non vedete il caffè come una bevanda energizzante, quello che serve a volte è soltanto una bella dormita!