La guerra ai curdi nel calcio: appelli per annullare Francia-Turchia

Si stanno moltiplicando in queste ultime ore gli appelli da parte di importanti esponenti politici e del mondo dello sport francesi affinché non si giochi la partita Francia-Turchia prevista stasera allo Stade de France, a Parigi. La gara è valida per le Qualificazioni a Euro 2020 ed è in pratica uno spareggio per la prima posizione, che le due nazionali si contendono appaiate a 18 punti dopo 7 giornate. Sembra molto complicato fermare la macchina organizzativa tanto vicino alla gara, ma in Francia la questione è molto sentita.

Dal momento dell’inizio dell’operazione militare turca nella regione a nord-est della Siria, dove si concentra gran parte della popolazione curda, sono aumentate le iniziative di sensibilizzazione per un boicottaggio delle manifestazioni sportive che vedono coinvolte la Turchia e le sue Nazionali. In queste ore rimbalza su Twitter un hashtag sulla possibilità di revocare a Istanbul la sede per la prossima finale della Champions League.

E oggi dalla Francia si chiede l’annullamento della partita tra i Bleus e la nazionale turca, i cui calciatori hanno esultato mostrando il saluto militare (nella foto, ndr) al termine dell’ultima partita contro l’Albania, con un chiarissimo riferimento al regime politico di Erdogan. È proprio a questo gesto che fa riferimento Jean Cristophe Lagarde, presidente del partito centrista Udi: “Non possiamo accogliere decentemente allo Stade de France coloro che salutano il massacro dei nostri alleati curdi. Con questo saluto militare la nazionale turca ha purtroppo varcato la frontiera che dovrebbe separare sport e politica”.
Ma la volontà di evitare che i valori dello sport vengano sporcati dalla politica attraversa tutto lo schieramento politico francese, dall’estrema destra di Marine Le Pen alla sinistra.

Uno sconfinamento, quello della politica e delle tensioni internazionali nel calcio, che si teme possa avverarsi di nuovo, e anche stasera allo stadio: sono attesi circa 30mila tifosi turchi allo Stade de France, per i quali è stato preparato un imponente servizio d’ordine: oltre 1.400 steward e circa 600 agenti delle forze di polizia impegnati.