Bulgaria nel caos dopo il caso razzismo: sei arresti, Stoichkov in lacrime [VIDEO]

Arrivano i primi provvedimenti della polizia bulgara dopo i fatti di Bulgaria-Inghilterra, partita interrotta dall’arbitro per cori razzisti nei confronti dei giocatori inglesi e caratterizzata dalla presenza di molte persone che hanno effettuato saluti fascisti sugli spalti durante la gara.

Oggi sono arrivati i primi arresti: sono sei le persone identificate e fermate in seguito all’aver etichettato Sterling e Rashford come scimmie, mostrando il peggio di sé anche con ululati e saluti beceri, mostrando una maglietta con la scritta No Respect che scimmiottava il reale slogan UEFA, “Respect”. La stessa UEFA ha avviato altre indagini per individuare ulteriori responsabili.

Il presidente della federcalcio bulgara Mihailov si è dimesso in seguito a tali avvenimenti e al raid delle forze dell’ordine nella sede dell’istituzione calcistica nazionale di due giorni fa. Anche il CT della Nazionale bulgara, Balakov, è stato costretto a tornare sui suoi passi: aveva inizialmente sostenuto di non aver sentito cori razzisti, ma ha ritrattato oggi.

Hristo Stoichkov, ex calciatore ed ex capitano della nazionale bulgara che incrociò l’Italia nei quarti di finale dei Mondiali Usa ’94, ha chiesto seri provvedimenti scoppiando in lacrime in diretta televisiva mentre gli venivano chieste considerazioni sullo spettacolo negativo mostrato dai sostenitori a Sofia. Queste le sue parole: “Questa situazione mi causa lacrime e tristezza. La soluzione? Lasciare il campo o, più duramente, mandare via questi tifosi per cinque anni, senza che possano partecipare alle competizioni internazionali e di club. La gente in Bulgaria non merita di soffrire così per colpa loro”.