Mangiare ceci fa bene o male alla salute? Ecco la risposta

I ceci sono dei legumi salutari e dal sapore delicato, molto utilizzati in quanto fortemente versatili in cucina. Il cece è un seme di una pianta appartenente, come tutti i legumi, alla famiglia delle Fabacee. Ha in origine assai antica essendo originario dell’Oriente e coltivato dagli antichi Egizi, dai Greci e dai Romani. Il nome latino “cicer” deriva dal greco kikis e sta a significare forza, energia e potenza, un allusione esplicita, dunque,  alle sue proprietà energetiche.
Oggi, nella produzione mondiale di legumi i ceci si trovano al terzo posto, subito dopo la soia e i fagioli.

I ceci più diffusi e utilizzati hanno un colorito chiaro, ma anche in Italia vengono ancora coltivate delle tipologie più  antiche di ceci che sono di colore scuro, quasi nero, e che si trovano soprattutto in alcune zone della Toscana, dell’Umbria e della Puglia.
All’interno della varietà di proteine di origine vegetale, consumare ceci risulta essere sempre un’ottima scelta. Consumati da soli o insieme a vari tipi di cereali, possono costituire la base di un pranzo o di una cena. Infatti, oltre ad essere un alimento ricco di proteine, i ceci sono anche una fonte di sali minerali, in particolare di calcio, ferro, fosforo e potassio e contengono anche vitamina A, per una pelle più sana, e vitamine del gruppo B, indispensabili per l’assorbimento dei nutrienti e per rafforzare il nostro sistema immunitario.

Dal momento che il ferro contenuto nei ceci è di origine vegetale, per essere assorbito pienamente deve essere abbinato alla vitamina C, quindi un suggerimento semplice è quello di condire i ceci con del succo di limone fresco.

Dai ceci secchi si ottiene la farina di ceci con cui è possibile realizzare, ad esempio, le panelle siciliane. Mentre se vogliamo seguire le ricette orientali, è possibile preparare i falafel e l’hummus. I ceci sono perfetti anche come semplice contorno, per condire la pasta e come ingrediente per le zuppe.

  • Consigli per l’acquisto: meglio acquistare ceci secchi da lessare dopo l’ammollo. Se invece avete la necessità di acquistare dei ceci precotti, preferite quelli conservati nei barattoli di vetro e scegliete, ovviamente, i prodotti a minor contenuto di sale e conservanti aggiunti.
  • Consigli per la cottura: lessate i ceci con qualche foglia di alloro per renderli più digeribili. Condite i ceci con l’origano o con lo zenzero in polvere per evitare fastidiosi gonfiori addominali.
  • Consigli per la conservazione: i ceci lessati da voi si conservano cotti e scolati, conditi con un filo d’olio, per 3 o 4 giorni in frigorifero. È consigliabile, invece, consumare i ceci precotti entro un giorno dall’apertura della confezione.
  • Gonfiori addominali: chi non è abituato a mangiare spesso i legumi o soffre di problemi intestinali potrebbe avere qualche difficoltà a digerire i ceci o andare incontro a gonfiori addominali, comunque passeggeri.
  • Per chi sceglie i ceci in scatola: per rendere più digeribili e meno salati i ceci in scatola risciacquateli bene in un colapasta fino ad eliminare tutta la schiuma prima di riscaldarli in padella o di utilizzarli per le vostre ricette.