Birra e colesterolo: ecco tutta la verità

La birra se bevute in piccole quantità aiuta a preservare il colesterolo buono, questo è quanto è venuto fuori da uno studio condotto dalla Pennsylvania State University.

Le proprietà benefiche della birra toccherebbero diverse sfere dell’organismo ma in particolare, aiuterebbe a rallentare il declino del colesterolo buono con ottimi benefici sulla salute, prevenendo anche possibili problemi cardiovascolari anche gravi.

Lo studio

L’indagine ha coinvolto 80mila persone adulti cinesi, è stato analizzato il consumo di alcol in riferimento ai livelli di colesterolo buono per 6 anni, raggruppandoli in gruppi da non bevitori a bevitori abituali, ovvero, una porzione al giorno di alcol per le donne e due per gli uomini.

I livelli di colesterolo sono risultati ridotti nel tempo, scoprendo che coloro che facevano un consumo moderato di alcol, avevano una diminuzione più lenta.

Approfondendo lo studio si è scoperto che i livelli di colesterolo buono diminuivano più lentamente consumando moderatamente la birra e in parte, anche i liquori. Bere troppo e in modo eccessivo, invece, non apporta nessun beneficio alla salute e ai livelli di colesterolo buono.

Lo Xantumolo in aiuto del colesterolo

Lo Xantumolo è un flavonoide, un componente vegetale, contenuto nel luppolo e quindi nella birra, questo abbassa il colesterolo e la glicemia e aiuta a controllare il peso.

Uno studio della Oregon State University ha scoperto che lo xantumolo migliora alcuni marcatori di base della sindrome metabolica negli animali, i risultati sono stati pubblicati su un numero dell’Archives of Biochemistry and Biophysics.

La ricerca ha previsto l’alimentazione di alcuni topo di laboratorio con una dieta ad alto contenuto di grassi che poi sono stati trattati con livelli di xantumolo variabili. Rispetto ai topi non trattati, quelli con un alto dosaggio ha ridotto il colesterolo LDL o cattivo dell’80%, il livello di insulina del 42% e il livello di IL-6, un biomarker di infiammazione, del 78 per cento.

Inoltre, a causa di una dieta molto ricca, i topi hanno aumentato il peso e sono diventati obesi, ma quelli che hanno ricevuto lo xantumolo è aumentato meno del 22% del gruppo non trattato, nonostante tutti abbiano consumato la stessa quantità di cibo.

Lo studio ha individuato per la prima volta uno dei meccanismi di azione dello xantumolo che è in grado di ridurre i livelli plasmatici di PCSK9, proteina che ha un ruolo importanti nei livelli del colesterolo.

Quanta birra consumare?

Tutti gli studi sono stati effettuati su dei topi di laboratorio, per ottenere dei benefici hanno subito un dosaggio molto alto, pari a 60 milligrammi per chilogrammo di peso al giorno, un essere umano adulto di 70 kg, per avere dei benefici dovrebbe bere circa 3.500 pinte al giorno.

È chiaro che stiamo parlando di quantità impossibili, ma la ricerca ha dimostrato come la birra sia in grado di incidere positivamente sui livelli di colesterolo, nell’attesa che venga perfezionata sull’uomo, il consiglio è quello di bere sempre con moderazione.