Fiocchi di latte magro: ecco tutto quello che dovete sapere!

Il termine appropriato per definire i fiocchi di latte è Cottage Cheese che è il nome con cui vengono chiamati negli Stati Uniti, il loro paese di origine. In Italia, invece, il loro consumo è stato molto in voga negli anni ‘80 con la Jocca. I fiocchi di latte che conosciamo sono un formaggio fresco ottenuto da latte scremato con aggiunta di crema di latte. Un particolare processo termico permette la formazione dei classici riccioli che costituiscono i fiocchi di latte, mentre il loro colore è un caratteristico bianco panna ed alla vista ricordano dei mucchietti di polistirolo; l’odore è acidulo mentre il sapore, per lo meno nella ricetta tradizionale, ricorda vagamente quello della crema di latte.

I fiocchi di latte sono decisamente meno calorici degli altri formaggi freschi perché il processo termico consente di conservare molto siero di latte e quindi il contenuto totale di grassi è decisamente poco rilevante, mentre la quantità di proteine presenti, lo rendono un prodotto salutare è adatto ad essere consumato all’interno di diete dimagranti.

In generale, i fiocchi di latte, vengono consigliati all’interno di un regime dietetico ipocalorico principalmente per quattro motivi:

  • Sono ipocalorici: esistono versioni light anche al di sotto delle 100 kcal per 100 g. Il valore tipico è attorno alle 120 kcal.
  • Sono molto sazianti: i “riccioli” di formaggio creano volume all’interno dello stomaco e dunque ci fanno raggiungere con più velocità il senso di sazietà.
  • Sono versatili: essendo a basso contenuto di sale, si prestano a ricette salate e dolci. Possono essere quindi l’ingrediente base ipocalorico di piatti più complessi.
  • Sono una fonte considerevole di proteine (9-11 g i valori tipici) e di calcio.

In virtù del loro processo di preparazione, gli ingredienti utilizzati per i fiocchi di latte sono estremamente genuini. Gli ingredienti principali sono generalmente latte e crema di latte, ai quali, a volte, possono essere aggiunti yogurt e altri addensanti come farina di semi di carrube e acido citrico.
Secondo i dietologi e i nutrizionisti italiani, nella scelta del migliore prodotto a base di fiocchi di latte bisogna tenere conto, osservando bene le etichette, tre fattori principali: apporto calorico, qualità del prodotto e valore nutrizionale.

Apporto calorico – Se inferiore a 100 kcal per 100 g ci troviamo di fronte alla scelta più salutare. Con l’aumentare dell’apporto energetico diminuisce l’interesse del prodotto e si opta solitamente per qualcos’altro.
Qualità del prodotto – I fiocchi di latte devono essere il più possibile corposi e morbidi in modo da essere “voluminosi”. Infatti, è necessario fare attenzione che la riduzione delle calorie non sia ottenuta minando la qualità del prodotto stesso. Prodotti troppo acquosi o appiccicosi tolgono appetibilità al cibo costringendo, paradossalmente, a consumarne di più.
Valore nutrizionale – Maggiore è il contenuto proteico, maggiore risulta il valore nutrizionale dell’alimento.

Come consumare i fiocchi di latte magro?
Accanto alle ricette più scontate che vedono i fiocchi di latte protagonisti di insalate di gamberetti o accompagnati a pane e pomodorini, esistono accoppiamenti molto più stuzzicanti: ad esempio, con il salmone, il tonno e i ceci per piatti iperproteici; con peperoni, carote e melanzane per chi ama le verdure, fino a proposte insolite con la frutta fresca e secca.