Mangiare carne fa male: ecco i motivi. “Fate attenzione!”

I risultati di recenti studi scientifici, nonché il parere dell’Organizzazione mondiale della Sanità, hanno stabilito che mangiare carne rossa fa male ed è anche stata classificata come “probabilmente cancerogena”, motivo per il quale in consumo di carne in Italia sembra essere arrivato ai minimi storici. Secondo Coldiretti, quasi una persona su dieci non la mangia più, ciò nonostante, gli italiani sembrano ancora essere visti come i più grandi consumatori di carne rossa, ma è davvero così? C’è da dire che la carne è uno degli alimenti alla base della dieta mediterranea, quindi, sicuramente, rispetto ad altri paesi, nel nostro ne viene consumata una quantità superiore.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, consumare 100 grammi di carne rossa al giorno aumenta del 17% le possibilità di sviluppare alcuni tipi di tumore, mentre il rischio sale al 18% con 50 grammi di carni conservate, come quelle in scatola. Nel primo caso, la colpa sarebbe dei grassi saturi e dell’elevata concentrazione di ferro, nel secondo a essere pericolosi sono i conservanti e i residui tossici che si sviluppano nelle fasi di lavorazione. Per cui, la carne non è pericolosa in generale, ma lo diventa in particolari condizioni, avendo chiaro il concetto che un consumo eccessivo, come per qualsiasi altro alimento, può essere dannoso, il rischio è chiaramente legato alla qualità del prodotto.

Cosa dice l’Airc, associazione italiana per la ricerca sul cancro?

Secondo l’Airc, “nessuna patologia è causata soltanto dal consumo di carne e non vi è una relazione di causa-effetto diretta tra proteine animali e sviluppo di una data malattia”. Per cui, i dati a riguardo sembrano solo creare un allarme ingiustificato, anche per ciò che riguarda la carne e l’ipotetico aumento del colesterolo. È importante, quindi, conoscere la provenienza della carne che si mette a tavola, il tipo di allevamento e in che modo vengono nutriti gli animali prima di essere macellati. In questo possiamo stare abbastanza tranquilli, i sistemi di controllo attivati dall’Unione Europea, sono legati alla tracciabilità delle carni e sono tra i più efficaci, sull’etichetta del prodotto finale si trova il paese d’origine dell’animale, quello di allevamento e di macellazione.

Le carni che provengono dai paesi che fanno parte dell’Unione Europea sono tutte di qualità, inoltre, se si predilige la carne proveniente dall’Italia, si assicura un contenuto di grassi molto inferiore rispetto alla media dei Paesi europei, questo perché i controlli nel nostro paese sono tra i migliori, così come l’attenzione nell’alimentazione degli animali e nel loro allevamento.

È giusto eliminare la carne?

C’è chi potrebbe pensare di eliminare completamente la carne dalla dieta per stare più tranquillo, diventando vegetariano o vegano, ma è giusto? Seguire una dieta senza carne è comunque difficile, inoltre, non c’è ragione di pensare che la carne faccia male se di qualità e se consumata nelle giuste quantità. Consumare la giusta quantità, cuocerla accuratamente e scegliere solo quella di provenienza certificata, non espone a pericolosi, come per tutte le cose, è giusto avere moderazione.