Montolivo si ritira: “Vissuto esperienza surreale, condannato a smettere”

Riccardo Montolivo si ritira ufficialmente e lo fa non risparmiando qualche dichiarazione piuttosto “rumorosa” verso chi a suo dire lo ha costretto a vivere gli ultimi anni di carriera non come avrebbe voluto, come evidenziato dal Corriere della Sere e Corriere dello Sport:

Continuerò a vivere a Milano, per ora non so cosa farò, mi hanno praticamente condannato a smettere a 33 anni (l’ultima presenza è datata nel maggio 2018) dopo una carriera tra Atalanta, Fiorentina e Milan, con l’ultimo anno e mezzo che è stato un vero calvario.
Non provo rancore ma chi mi ha mancato di rispetto in maniera continua, immagino che farà i conti con la propria coscienza; non ho mai creato problemi perchè non sono i valori che riconosco e con la quale sono cresciuto ma magari avessi fatto la guerra avrei ottenuto qualcosa ma non sarei riuscito più a guardarmi allo specchio, ho vissuto un’esperienza surreale”.

Prima della tournee negli States il team manager mi inviò tramite sms un messaggio dove mi veniva riferito che non sarei andato, senza alcuna spiegazione o motivo dichiarato, la successiva dirigenza mi faceva allenare da solo o con Hailovic, e nelle partitelle giocavo da solo o con le riserve e mai nel mio ruolo nonostante i test confermassero che stavo benissimo.
Non so cosa sia successo con Gattuso, non sono riuscito a spiegarmi del perchè di tutto questo e non ho mai avuto risposte.
Quando arrivò Bonucci mi fu spiegato che la fascia di capitano sarebbe andata ad uno dei nuovi, una decisione di Yonghong Li: provai a spiegare che non era giusto, c’erano delle gerarchie da rispettare e provai a proporre i nomi di Romagnoli o Bonaventura ma la decisione era già stata presa”.

“Non ho mai rifiutato di lasciare Milano, si è fatta viva qualche squadra ma non appena erano a conoscenza che non giocavo da oltre un anno, le società tornavano sui propri passi.
Pensavano che non stessi bene, ma non era così, ecco perchè mi hanno condannato a smettere senza poter salutare i tifosi”.