Le fibre, chiamate anche scorie, sono quelle parti del cibo che l’organismo fatica ad assimilare e che vanno, dunque, a depositarsi e ad accumularsi nell’intestino, venendo poi espulse insieme alle feci. In termini medici, la fibra è quella parte delle cellule vegetali che non viene digerita dagli enzimi digestivi ma fermenta nella flora intestinale causando, a volte, tensione addominale e meteorismo. Le fibre si dividono in fibra solubile e fibra insolubile. La prima è un tipo di fibra fermentabile ed è capace di aumentare il volume del contenuto intestinale. La sua funzione principale è quella di rallentare l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi. La fibra insolubile, invece, non fermenta ma assorbe una grande quantità di acqua. Questo funzionamento fa sì che il contenuto intestinale aumenti notevolmente il suo volume e che venga stimolata la velocità del transito intestinale. Per questo, un corretto apporto di fibra insolubile aiuta chi soffre di stitichezza.
Adesso che abbiamo capito cosa sono le fibre, vediamo in che alimenti si trovano.
Le fibre alimentari sono contenute esclusivamente in alimenti di origine vegetale: come legumi, ortaggi, frutta, ma anche cereali specie se integrali. La fibra di tipo solubile è contenuta soprattutto in frutta e legumi, mentre le fibre insolubili le troviamo nei cereali integrali e in alcuni tipi di ortaggi. Poi, vi sono alimenti che contengono entrambe le tipologie di fibra.
Per quanto concerne la dose consigliata di fibra, per un adulto questa si aggira intorno ai 20-35 grammi giornalieri, con un rapporto di fibra solubile e insolubile di 3 a 1.
Nel corso della vita può capitare di dover seguire una dieta senza fibre. I motivi possono essere diversi, dalla necessità di effettuare degli esami come ecografie addominali e colonscopia, oppure i motivi possono essere legati a limitare i sintomi di alcuni disturbi intestinali come diarrea, meteorismo e sindrome del colon irritabile.
Nel caso in cui si abbia la necessità di adottare momentaneamente una dieta a basso contenuto di fibre, è importante chiedere parere al proprio medico curante oppure farsi prescrivere una dieta specifica da un nutrizionista per evitare di incorrere in carenze alimentari o peggiorare il proprio stato di salute.
Le cotture da prediligere nel caso in cui dobbiate seguire una dieta priva di scorie sono sicuramente quelle in cui il cibo viene bollito, cotto al vapore o arrostito, in quanto queste tipologie di cottura non alterano le proprietà degli alimenti, ma anzi li rendono più facilmente digeribili.
Ecco, di seguito, una lista degli alimenti privi di fibre:
- carne bianca o rossa
- bresaola
- prosciutto crudo
- pesce
- cereali e derivati ad eccezione di quelli integrali
- latte scremato
- formaggi poco stagionati, preferibilmente quelli freschi
- olio extravergine di oliva
- pasta ad eccezione di quella integrale
- miele
- acqua naturale
- succhi di frutta ben filtrati
- yogurt al naturale
- patate bollite
- uova
- tè, camomilla, tisane, bevande decaffeinate
Ecco invece una lista di cibi da evitare se il vostro obiettivo è quello di eliminare il maggior numero di scorie presenti nel vostro organismo per motivi di salute:
- carne di maiale, insaccati e salumi
- selvaggina
- frattaglie
- formaggi stagionati o fermentati
- farine integrali e derivati
- farina di avena e derivati
- grassi animali da condimento, come panna e burro
- verdure
- frutta fresca e secca
- molluschi e crostacei
- legumi
- spezie
- dolci
- marmellate
- bevande gassate
- alcool
- cioccolato
- semi
- passati di verdure, creme, zuppe e minestroni (concessi solo i brodi vegetali privati delle verdure).
In base a quanto letto potete intuire che a colazione potete assumere un estratto di qualsiasi frutta, uno yogurt bianco intero, delle fette biscottate, delle tisane, dei biscotti secchi. Nonostante l’assenza di fibra, la vostra colazione potrà essere nutriente e gustosa.
