La Fiorentina presenta il nuovo centro sportivo: aprirà nel 2021

La Fiorentina ha presentato oggi ufficialmente il progetto di realizzazione del Centro Sportivo di Bagno a Ripoli. Entusiasmo e grande progettualità sono state le parole cardine dell’evento presieduto dal presidente Rocco Commisso. L’area sorgerà nei 25 ettari tra via Pian di Ripoli e via del Padule, acquistati dalla Società viola lo scorso ottobre. I lavori dovrebbero partire da qui a un anno circa – nel settembre 2020 – e terminare nel 2021.

Oltre al patron Rocco Commisso, erano presenti il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, l’Assessore regionale all’Urbanistica Vincenzo Ceccarelli e l’architetto Marco Casamonti che ha illustrato come sarà la nuova casa viola.

Queste le parole di Commisso: «Voglio ringraziare il sindaco di Bagno a Ripoli che ha fatto un grande lavoro, non pensavo che si potesse fare tutto così in fretta. Oggi in USA è il giorno del ringraziamento, ed io voglio fare un regalo a Firenze. In questo progetto ci sono 25 ettari, sono tanti. È una cosa molto importante per la Fiorentina e stiamo investendo molto. In tutto investiremo circa 70 milioni per questo centro sportivo. Non penso ci siano altri club nel mondo che in 4 mesi abbiano investito così tanto. Sono davvero felice di investire nella Fiorentina, così, e a lungo termine. Spero entro settembre 2021 che tutti possano giocare qui dentro, intanto a settembre 2020 inizieranno i lavori».

L’architetto Casamonti ha invece spiegato i dettagli del centro: «I campi sono 10, ce ne sono per le squadre giovanili, per le ragazze, e ci saranno due campi con tribune. Così i tifosi potranno vedere le partite della Primavera e delle ragazze all’interno del centro sportivo e si uniranno generi e generazioni. Abbiamo 25 ettari e non vogliamo fare un campificio. Vogliamo che i ragazzi stiano nella natura, in uno spazio straordinario che permetta di avere ampi spazi verdi, importanti per un benessere psicofisico. Ci saranno tantissimi alberi, come voluto dalla Fiorentina, pianteremo mille alberi».