Pompelmo e medicinali: “Fate molta attenzione!”

Il pompelmo ha tantissime proprietà benefiche per il nostro organismo, perchè è ricco di Vitamina C, acido citrico e pectine. Inoltre in esso si trovano sali minerali del tutto benefici per la nostra salute come il calcio, ferro, magnesio, potassio, sodio e molti altri. Consumare pompelmo ci mette al riparo da molti malanni ed apporta anche benefici al nostro apparato digerente, è diuretico e depurativo, insomma un alimento davvero ottimo per il nostro benessere. Ma come in ogni cosa non è tutt’oro quello che luccica, infatti il pompelmo può interferire nelle funzioni di alcuni farmaci e per questo bisogna prestare molta attenzione.

Pompelmo e medicinali: tutto ciò che c’è da sapere

L’interferenza tra il pompelmo e alcuni medicinali è stata scoperta nel 1989 dopo alcuni studi effettuati e successivamente ripetuti. Questo agrume può interagire in maniera negativa su circa 80 medicinali, andando a compromettere la loro azione biologica attraverso interazioni metaboliche.

A provocare il contrasto tra il pompelmo e i medicinali sono il bergamottino e la naringina contenute nel frutto, queste sostanze sono degli inibitori di un enzima, il quale ha la proprietà di disintossicare l’organismo dai medicinali.

Nella maggior parte dei casi consumando pompelmo mentre si è sotto cura di alcuni farmaci si incorre in un aumento nell’organismo del farmaco libero così da portare a molte controindicazioni del farmaco stesso, proprio perchè il pompelmo crea un sovradosaggio del medicinale, che non riesce ad essere ripulito dall’enzima proposto a questa azione.

La grande concentrazione del farmaco all’interno del nostro organismo può portare a disturbi lievi come la cefalea, l’affaticamento e disturbi dell’apparato gastro-intestinale, ma in alcuni casi si possono verificare anche problemi più gravi come nefropatie e cardiopatie.

Come si verifica l’interazione tra il pompelmo e i medicinali

Abbiamo accennato che l’interazione tra pompelmo e medicinali è dovuta alla presenza di bergamottino e naringina nel frutto che restano attive per 24 ore nel nostro organismo, quindi anche bevendo un bicchiere di succo di pompelmo o mangiando il frutto a distanza di ore dall’assunzione dei medicinali l’interazione resta comunque attiva, quindi per essere certi di non incorrere in effetti collaterali dei farmaci, questi andrebbero assunti dopo 72 ora dal consumo di pompelmo.

Quali sono i farmaci che soffrono il pompelmo

Gli studi hanno confermato che i farmaci a rischio d’interazione con il pompelmo sono circa 80, ma la stima non è definitiva, poichè il frutto potrebbe anche interagire in modo negativo su enzimi presenti in altri farmaci e quindi la lista si allungherebbe di molto.

Di seguito vi elenchiamo i medicinali che sicuramente sono in contrasto con il pompelmo:

antiaritimici, antibiotici, antistaminici, ansiolitici, calcioantagonisti, corticosteroidi, statine, antivirali anti-HIV, immunosoppressori, neurologici, chemioterapici.

Abbiamo elencato le categorie di medicinali che soffrono il pompelmo, ma bisogna consultare il proprio medico curante per conoscere tra questi quali contengono gli enzimi attaccati dal frutto, per fare un esempio non tutte le categorie di antibiotici soffrono il pompelmo e il vostro medico vi saprà indicare quali sono.

Comunque è bene sapere che se siete sotto cura di alcuni farmaci è meglio in quel periodo evitare di consumare pompelmo per essere sicuri di non incappare nelle controindicazioni dei medicinali.