Cachi e colesterolo: funzionano veramente? Ecco la risposta!

I cachi sono dei frutti tipici dei periodi invernali e grazie al loro essere fibrosi e carnosi sono molto amati dagli amanti della frutta, anche se spesso si tende a mangiarne di meno per la paura che il loro contenuto di zucchero e le calorie che contengono possono far ingrassare e portare anche altri disturbi al nostro organismo. Questo luogo comune va sfatato, perchè mangiarli nella giusta quantità li fa essere molto benefici per la nostra salute e di certo non farà aumentare di peso.

Le proprietà dei cachi

E’ vero che i cachi sono abbastanza calorici, infatti in 100 grammi di frutto sono presenti tra le 65 e le 70 calorie, ma quello che non si sa è che di queste calorie solo il 16% appartiene allo zucchero, mentre per lo 80% sono composti da acqua, in più contengono fibre, proteine e grassi naturali.

I benefici dei cachi

I cachi sono definiti anche “elisir della salute” per i tanti benefici che apportano al nostro organismo. Il loro contenuto di potassio (circa 170mg su 100g), fa di questi frutti degli ottimi diuretici. Oltre al potassio sono contenuti nei cachi anche altri sali minerali come il magnesio, il sodio, il selenio e il manganese.

Questi frutti sono anche ricchi di Vitamina C e di numerose molecole bioattive tra le quali ci sono i tannini, che aiutano a bloccare la diarrea se il frutto viene mangiato quando è molto maturo.

I cachi proteggono dallo stress ossidativo e di questo ne beneficia la nostra pelle, che si rigenera mantenendosi più a lungo sana e giovane.

Alcuni studi affidano a questi frutti anche alcune proprietà antitumorali, grazie alla presenza in essi di alcuni antiossidanti capaci di contrastare gli attacchi dei radicali liberi.

I cachi e il colesterolo: ecco la verità

Molti si chiedono se i cachi fanno davvero bene al colesterolo, la risposta è sì, perchè in essi è presente un flavonoide conosciuto con il nome di astragalina, che gli studi hanno dimostrato sia capace di abbassare la pressione sanguigna e quindi regolare i livelli di colesterolo mettendo così anche il cuore al riparo da diversi problemi.

Infine altri studi hanno sfatato un altro tabù riguardante questi frutti e cioè quello di non poter essere mangiato dai malati di diabete di tipo 2 perchè ritenuti troppo zuccherosi. Gli studi hanno rilevato che nei cachi sono presenti delle sostanze bioattive capaci di aumentare l’insulina nei pazienti affetti da questa malattia.

Conclusioni

I cachi sono davvero importanti per il benessere del nostro corpo, di sicuro sono di aiuto per il colesterolo e per altre patologie, mentre per quanto riguarda il loro consumo, soprattutto per le persone affette da diabete di tipo 2, il consiglio è sempre quello di consultare il proprio medico che deciderà a seconda della gravità del caso se inserire sporadicamente questi frutti nell’alimentazione e questo vale anche per chi segue diete per perdere peso.