Boateng deluso dal calcio: “Siamo solo numeri e i soldi sono una maledizione”

Kevin Prince Boateng non le manda a dire: il giocatore della Fiorentina con un passato tra Barcelona, Milan e altre squadre importanti, è stato intervistato dal quotidiano tedesco Bild e ha parlato in modo molto schietto delle brutture del mondo del calcio. Le parole del giocatore coinvolgono un po’ tutte le “parti in causa”, dai tanti soldi che girano all’incapacità di creare e dimostrare fedeltà, fino agli eccessi dei giovani calciatori che si vedono arrivati già prima dei 20 anni. Di seguito una sintesi delle parole di Boateng alla Bild realizzata dalla redazione di CalcioNewsWeb per i propri lettori.

Le parole di Boateng: “I soldi sono una maledizione, ci sono momenti in cui non mi diverto”.

“Il calcio è solo un business e tu sei un numero. Se non lavori, verrai sostituito, semplice. Non c’è più alcuna lealtà. È triste. Servirebbe un sondaggio per scoprire a quale calciatore professionista piace ancora allenarsi, chi si diverte a giocare. Certamente è un lavoro per professionisti, ma se pagato così tanto diventa stressante, la pressione è enorme e parliamo rapidamente di depressione e così via. Onestamente ci sono momenti in cui mi diverto e momenti in cui non lo faccio”.

Il calcio e i giovani: “Pensano a PlayStation e Instagram”.

“Non vivono il loro talento ed io so esattamente cosa significa buttarlo via. Alcuni giocatori guidano la loro Mercedes a 19 anni ed hanno così tanto talento che non fanno nulla per migliorarsi. Nessun allenamento extra, niente. Pensano a giocare alla Playstation e guardare Instagram. Sono gli ultimi ad arrivare agli allenamenti e i primi ad andarsene. Credo che il calcio sia cambiato così come sono cambiate le persone”.