Cosa succede a mangiare uova scadute? Ecco la verità

L’uovo è un alimento dalle infinite proprietà. Nell’uovo di gallina si hanno, ogni 100 g di prodotto, 143 kcal di cui: 76,15 g di acqua, 12,56 di proteine, 9,51 di grassi, 0,72 di carboidrati e 372 mg di colesterolo. Spesso si pensa che il consumo di uova sia nocivo al fegato, ma ciò non è del tutto veritiero. L’uovo è al primo posto nella scala degli alimenti ad alto valore biologico. Con un solo uovo si è in grado di fornire tutti gli amminoacidi essenziali di cui il nostro corpo ha bisogno e che non può produrre da solo.

L’uovo presenta un alto contenuto in vitamine come la A, E, B, D e C, oltre a contenere sali minerali come fosforo, ferro e zinco.

È importante, sapere, però, non superare l’uso di 4 uova a settimana.

Esistono varie tipologie di uova. In Italia le più utilizzate sono sicuramente quelle di gallina, ma esistono tante altre varietà come quelle di quaglia, di struzzo. A seconda della specie di provenienza, l’uovo avrà un guscio di colore differente. Il colore del tuorlo, invece, dipende dal mangime con cui l’animale è alimentato, dai pigmenti in esso contenuti e dell’alimentazione dell’animale.

Le uova sono molto versatili, per questo sono molto utilizzare nelle preparazioni culinarie.

Le uova come tutti gli altri prodotti alimentari ha una data di scadenza. La data di scadenza può essere orientativa quindi, nel caso di “consumarsi preferibilmente entro il”, in questo caso se l’alimento è consumato dopo giorni non sarà pericoloso per la nostra salute. Viceversa la data di scadenza indicata con “consumare entro il” è più tassativa come data, in quanto consumare l’alimento dopo la scadenza potrebbe far insorgere problemi per la nostra salute, potrebbe essere addirittura tossico per la nostra salute.

Uova scadute

Sarebbe meglio non azzardarsi a mangiare uova scadute da tre giorni o più, soprattutto se consumate fresche. I rischi sono connessi alla presenza di Salmonella. Le uova contaminate da Salmonella possono scatenare la Salmonellosi, che è un’infezione gastroenterica con sintomi tipici che riguardano nausea, vomito, diarrea, crampi addominali, mal di testa e febbre. Per ridurre questo rischio si possono seguire una serie di consigli molto semplici:

  • non comprare uova sporche, esse rappresentano un pericolo maggiore;
  • non comprare uova rotte o con guscio incrinato: le incrinature del guscio favoriscono notevolmente l’ingresso dei microrganismi e dell’aria;
  • conservare le uova in frigo, fra 4 e 5 gradi, senza toglierle dalla confezione, in modo da non contaminare alimenti vicini;
  • non lavare le uova: il guscio è poroso, si andrebbe a favorire l’ingresso dei batteri;

Ovviamente il rischio salmonellosi è più elevato all’aumentare dei giorni. Quindi consumare un uovo scaduto il giorno precedente non sarà obbligatoriamente simbolo di salmonellosi.

Come si può capire se le uova sono fresche?

E’ molto importante conservare le uova nella loro confezione, in questo modo possiamo controllare sempre quale sia la data di scadenza riportata.

Quando si comprano le  uova fresche dal contadino, è importante chiedere sempre il giorno esatto della loro deposizione.

E se abbiamo gettato la confezione? C’è un rimedio della nonna, da poter utilizzare per capire se l’uovo è ancora utilizzabile o meno. Si va ad immergere l’uovo nell’acqua fredda: se si deposita sul fondo, allora è ancora mangiabile, non è scaduto. Se, invece, l’uovo galleggia, allora è meglio buttarlo, vuol dire che non è più fresco e vi è aria all’interno. Usiamo poi occhi e naso, se presenta odori anomali o il guscio è visibilmente danneggiato, gettiamole, vuol dire che non sono fresche.