Cosa succede quando diventi vegano? Incredibile, ecco la risposta

Negli ultimi anni sempre più persone hanno abbandonato il consumo di carne per diventare vegetariani o vegani, rinunciando anche ad altri alimenti come uova, latte e miele, alcuni lo hanno fatto per etica morale, altri per convinzioni religiose, chi per salute e chi per preoccupazioni legati l’ecologia.

Qualunque sia il motivo che spinge le persone ad abbandonare la carne per diventare vegani, è bene sapere che ci sono delle conseguenze, positive e negative, sull’organismo e sulla sua salute.

L’alimentazione vegana si basa su verdura, cereali, frutta, legumi, noci e semi, ed esclude del tutto carne, pesce, latticini, uova e qualsiasi altro derivato di origine animale.

Gli effetti della dieta vegana sull’organismo

Dopo le prime settimane in cui si è eliminato carne, latticini e altri cibi processati, si percepisce un aumento dell’energia. Consumare grandi quantità di frutta, noci e verdure apporta vitamine, minerali e fibre, ci si sente più leggeri, più attivi e si ha una migliore regolarità intestinale.

È importante non consumare una quantità spropositata di carboidrati per compensare la mancanza degli altri alimenti, perché porterebbe a sentirsi nuovamente gonfi e stanchi.

Nei successivi mesi, alcune persone notano un miglioramento nell’aspetto della pelle, che appare più pulita, luminosa, senza acne o macchie. Inoltre, l’assenza di cibi processati nell’alimentazione migliora anche la salute cardiovascolare e riduce le malattie legate al cuore e alla circolazione.

Un lato negativo è che dopo alcuni mesi di alimentazione vegana viene a ridursi l’apporto di vitamina D che è presente soprattutto in carne, pesce e uova, e il corpo inizia a sentirne la mancanza.

La vitamina D è importante per la salute dei denti, delle ossa, dei muscoli e del cervello, per questo motivo chi diventa vegano deve valutare la possibilità di rimediare alla carenza, mediante l’uso di integratori specifici indicati dal proprio medico di fiducia.

Dopo un anno di alimentazione vegana avviene una forte carenza di vitamina B12, che proviene soprattutto da alimenti di origine animale, questa è fondamentale per le cellule, il sistema nervoso e la memoria. Anche in questo caso, assumere degli integratori può essere risolutivo.

Altra carenza che si presenta è quella di calcio, dopo i trenta anni l’organismo non assume più questa sostanza dalla dieta ma dalle ossa, se è presente una carenza di calcio nell’apparato scheletrico si sarà più soggetti ad alcune patologie. In natura, ci sono molte verdure ricche di calcio, ma le quantità apportate potrebbero non essere sufficiente, per cui anche in questo caso gli integratori aiutano a risolvere il problema.

Aspetti positivi del diventare vegani

Iniziando una dieta vegana si dimagrisce. In media smettere di consumare carne fa perdere circa 5kg in uno o due mesi, la perdita di peso si nota già dopo la prima settimana in cui ci sente leggeri e la pancia è più piatta.

Si assiste a una diminuzione del colesterolo grazie all’assenza di grassi di origine animale; inoltre, è meno probabile che ci si ammali di patologie cardiovascolari, poiché viene a mancare la carnitina, aminoacido presente nelle carne, che provoca la proliferazione dei batteri intestinali e aumenta il rischio di malattie cardiache.