Continua la crisi del Torino che vede salire a 4 le sconfitte consecutive dopo quella subita da poche ore allo stadio “Grande Torino” per mano della Sampdoria, rendendo così decisamente non felice l’esordio sulla panchina granata per Moreno Longo, subentrato a Walter Mazzarri pochi giorni fa.
Il neo allenatore dei piemontesi sceglie il 3-4-2-1 e la gara vede un certo predominio da parte dei padroni di casa nella prima frazione, con le incursioni da parte di Lukic e le sgroppate sulla fascia di De Silvestri, tra i migliori dei granata. Tuttavia per vedere le prime vere conclusioni in porta bisogna aspettare oltre mezz’ora, quando Berenguer prima e Ramirez degli ospiti mettono in difficoltà i portieri avversari, ma il risultato non muta nei primi 45′.
Nella ripresa è la Samp a crederci maggiormente, ma Sirigu non si fa superare sui tentativi di Gabbiadini e ancora Ramirez e pochi minuti dopo è il Toro a portarsi in vantaggio con Simone Verdi, che “aiutato” da una marcatura approssiamtiva di Colley supera Audero con un tiro preciso che tocca il palo prima di entrare in rete: la gara sembra in discesa per i padroni di casa ma la gara diventa pian piano più nervosa e iniziano a fioccare le ammonizioni, per Belotti, Rincon e Murru (per gli ospiti).
Al minuto 70 tuttavia la partita cambia radicalmente con il calcio di punizione perfetto di Ramirez che vuol dire 1 a 1, e 5 minuti dopo Quagliarella serve un assist sempre per l’uruguiano che significa il sorpasso, e ancora pochi minuti dopo Quagliarella viene servito da Ekdal e Izzo deve spendere il fallo da ultimo uomo che significa espulsione e rigore, trasformato poi sempre dal numero 27, ex particolarmente fischiato.
Lo stadio si ammutolisce e il Torino rischia ancora con Gabbiadini, ma il risultato non cambia neanche con le sostituzioni: notte fonda per i granata che restano a 27 punti in classifica, con la Sampdoria che invece si allontana dalla zona “rossa” raggiungendo i 23 punti.
