Bere latte di mandorla fa bene? Ecco cosa accade al nostro corpo

Le persone che soffrono di intolleranze alimentari sono in constante aumento. Tra le suddette intolleranze è molto frequente quella al lattosio, che comporta non pochi problemi. Una soluzione può essere quella di bere latte vegetale, soprattutto di mandorle. Il latte di mandorla ha molti benefici per la salute, soprattutto quando lo si sorseggia per colazione al mattino. Ecco cosa accade al nostro corpo quando consumiamo il latte di mandorla.

I benefici del latte di mandorla

Il latte di mandorla ha origine vegetale, è dolce e dissetante. Viene estratto dalle mandorle tritate e spremute in infusione in acqua. Solitamente lo si utilizza come sostituto del latte vaccino in caso di intolleranza.

Il latte di mandorla presenta innumerevoli proprietà e benefici per il nostro organismo. Innanzitutto ha un contenuto calorico molto ridotto ed è ad alta digeribilità. Ha un tempo di conservazione più lungo rispetto al latte vaccino, non contiene lattosio, è molto nutriente, ha un ricco contenuto di fibre, vitamine e minerali come ferro, zinco, calcio, fosforo, potassio.

Bere latte di mandorla al mattino ha proprietà anti-invecchiamento cellulare, ci permette di fare un carico di vitamine A ed E, protegge l’intestino e ne favorisce il corretto funzionamento, ci aiuta a controllare i livelli di colesterolo nel sangue e a digerire meglio.

La vitamina B2 contenuta nel latte di mandorla ci permette di avere unghie e capelli splendenti e di idratare la pelle. Il latte di mandorla è poi un alleato dell’ossatura scheletrica poiché contiene calcio, vitamina A e vitamina D, che riducono il rischio di osteoporosi.

Il latte di mandorla aiuta anche il cuore, riducendo rischi di arteriosclerosi, infarto e  disturbi cardio-circolatori. 

Latte di mandorla: controindicazioni

Oltre a tutti questi benefici però, il latte di mandorla può presentare alcune controindicazioni.

La sua assunzione è sconsigliata a chi ha problemi con la tiroide, poiché il latte di mandorla può avere effetti negativi su questa ghiandola. In qualità di alimento gozzigeno, interferisce con l’assorbimento di iodio, che viene utilizzato nella produzione degli ormoni tiroidei.

Anche chi soffre di disturbi renali come la calcolosi, dovrebbe evitare il consumo di latte di mandorle a causa dell’elevata quantità di ossalati in esso presenti. Il latte di mandorla è inoltre sconsigliato in caso di intolleranza alla frutta secca.

Un discorso particolare vale soprattutto per i bambini. È Sconsigliato somministrare latte di mandorla ai neonati per l’elevato contenuto di zuccheri aggiunti dai produttori di alimenti preconfezionati, che può risultare nocivo. Per il suo basso contenuto proteico poi, questo latte vegetale non va bene neanche per i bambini in fase di crescita, che hanno bisogno di maggiori  nutrienti.

Devono fare attenzione anche le donne in stato di gravidanza: bere latte di mandorla, in questo caso, è sconsigliato e può causare reazioni allergiche.