Di che animale è la trippa? La risposta è sconvolgente

La trippa è un frattaglia che viene utilizzata tipicamente nella cucina lombarda, romana, toscana e abruzzese. Molto famosa e conosciuta è ad esempio la trippa alla milanese. Di che animale è la trippa? La risposta è sconvolgente.

La trippa

La trippa è una frattaglia della carne, fa parte del quinto quarto del bovino e viene ricavata da diverse parti dello stomaco dell’animale ma non dall’intestino. Si tratta di un alimento gastronomico tradizionale per molte regioni italiane, in particolare Lazio, Toscana e Lombardia, dove viene tagliata a strisce che poi vengono cotte.

Di che animale è la trippa? Abbiamo accennato al bovino ma non solo: oltre allo stomaco dei ruminanti, per realizzare la trippa, vengono utilizzate anche le interiora del maiale e dell’agnello.

La trippa viene consumata specialmente nei mesi invernali. La migliore è quella grigia, che ha subito un corretto lavaggio e una leggera scottatura. Quando viene cotta la trippa tende a ridursi per cui, quando la si acquista, è bene considerare almeno 250 grammi a persona.

Le diverse tipologie di trippa

L’apparato digerente di un bovino adulto è costituito da quattro parti: un bue ha tre prestomaci poi la rumine, l’omaso, il reticolo e l’abomaso, che altro non è che il vero stomaco dell’animale. Tutte queste parti hanno consistenza, grassi e aspetto differente. Il rumine è la parte più grassa e spessa della trippa insieme all’abomaso, anch’esso grasso ma più scuro come colorazione. L’omaso è invece la parte più magra della trippa mentre il reticolo è quella più morbida.

Le proprietà nutrizionali della trippa

La trippa è molto nutriente ma non grassa: dal punto di vista nutrizionale infatti, 100 grammi di trippa apportano all’organismo 98 kcal con solo il 4% di grassi. Il 15% sono poi di proteine. La trippa è dunque un alimento magro, proteico, non contiene glucidi o fibre. La trippa è quindi un taglio di carne ipocalorico e contiene importanti sali minerali come il ferro e vitamine del gruppo B.

Una ricetta con la trippa

Vogliamo ora suggerirvi una gustosa ricetta con la trippa. Quando la acquistate, se non è già stata pulita, potete provvedere da voi facendola bollire, per pochi minuti, in una pentola di acqua  e limone. Quindi prendetela e lavatela sotto un getto di acqua corrente per rimuoverne impurità e parte grassa. Lasciatela infine nuovamente in ammollo in acqua e limone per un’ora. Trascorso il tempo la potrete asciugare e tagliare a pezzi con un coltello.

La frattaglia è ora pronta per la ricetta della trippa in umido con patate. Dovrete cuocere i pezzi di trippa che avete preparato in un brodo vegetale. A fine cottura la ripasserete in una padella con burro e pezzetti di sedano, di cipolle e di carote. Sfumate di vino bianco e proseguite la cottura aggiungendo ancora un po’ di brodo vegetale. Trasferite in una pentola, aggiungete ulteriore brodo e passata di pomodoro e fate bollire a fuoco lento. Tagliate le patate a tocchetti e aggiungeteli alla trippa facendo cuocere il tutto per circa mezz’ora insieme alla scorza di un limone e a un pezzo di crosta di parmigiano.