Kalidou Koulibaly è il testimonial contro il razzismo nella giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale

Il 21 marzo vede l’inizio della primavera, ma è anche la giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, ricorrenza creata negli anni 60 dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale verso il serio problema del razzismo, tema tristemente ricorrente anche nel calcio.

Tra i calciatori maggiormente attivi in questo senso spicca indubbiamente il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly che quest’anno è tra i personaggi “testimonial” dell’IDERD, International Day for the Elimination of Racial Discrimination, che ha dovuto per forza di cose posticipare la propria conferenza a causa del Covid-19.

Il difensore senegalse è stato più volte vittima di episodi a sfondo discriminatorio, e più volte ha espresso la propria solidarietà a chi è stato il bersaglio di questo tipo di insulti, oltre che tra i più attivi in iniziative di questo tipo.

E’ il sito ufficiale del Napoli a pubblicare le sue dichiarazioni in merito:

https://www.instagram.com/p/B-AKU3uio_i/?utm_source=ig_web_copy_link

Sì, sono un calciatore.
Sono un calciatore nero.
Ma non sono solo questo.
Sono musulmano. Sono senegalese. Sono francese. Sono napoletano.
E sono un padre.
Ho girato tutto il mondo, ho imparato tante lingue e aperto tante porte. Ho avuto la fortuna di guadagnare tanti soldi. Ma ti ricorderò ancora della lezione più importante che ho imparato.
Ci sono tre cose che non si possono comprare da nessuna parte: l’amicizia, la famiglia e la serenità.
Lo abbiamo capito da bambini a Saint-Dié e voglio che anche mio figlio lo capisca.
Spero che un giorno lo capiranno anche quelli che mi fanno ‘buu’.
Sì, forse siamo diversi.
Ma siamo tutti fratelli.”
(Kalidou Koulibaly – The Players’ Tribune)

International Day for the Elimination of Racial Discrimination #IDERD #StopRacism”

Il post è stato da subito condiviso ed apprezzato dalla community, oltre che dai tifosi.