Gabbiadini annuncia: “Sono tornato negativo”. Si attende il secondo tampone

Manolo Gabbiadini, il secondo calciatore italiano ad essere diagnosticato positivo al Covid19, ha annunciato poco fa di essere tornato negativo. Non ci si sbilancia ancora a dire che il calciatore sia guarito, perché si attende l’esito del secondo tampone di conferma. L’annuncio è stato dato dal giocatore stesso pochi minuti fa a Sky Sport. La speranza è che la guarigione di Gabbiadini – così come quelle nei giorni scorsi di altri personaggi noti al pubblico come Piero Chiambretti e Nicola Zingaretti – possa essere una ulteriore luce in un momento in cui le guarigioni in Italia sono in crescita, così come sono in discesa i contagi. Sempre tragici e costanti, invece, i numeri dei decessi.

Queste le sue parole: “La mia malattia è stata leggera, ho avuto la febbre per un giorno e una brutta tosse per 5 o 6 giorni. Quando ero a casa il dottore mi chiamava ogni giorno ed ero sempre sotto controllo. Ora sono tornato negativo, ma come da prassi devo attendere altre 24 ore per il secondo tampone che mi darà la certezza di essere guarito”.

La notizia arriva a meno di 48 dal post pubblicato dall’attaccante della Sampdoria dedicato alla sua città d’origine, Bergamo. Il capoluogo lombardo resta il più colpito dall’epidemia da Covid19. Queste le parole del giocatore per la sua città.

“Cara Bergamo, a dedicarti queste righe, mentre stai vivendo un momento terribile, è un bergamasco, per giunta di poche parole. Noi preferiamo i fatti, o piccoli gesti che valgono più di mille parole. In queste settimane così strazianti, però, non riesco a non dedicarti il mio pensiero mentre guardo le scene più angoscianti che si possano immaginare. Colpi al cuore, che fanno male. Tu, Bergamo, sei troppo forte per essere sconfitta. Per piegarti, pensa, ci è voluto un nemico della peggior specie, mai visto prima, infido, subdolo, invisibile. Per piegarti, ma non per sconfiggerti. Io, Bergamo, da bergamasco che non dimentica le sue origini, ti mando il mio abbraccio e il mio incoraggiamento, esortandoti a rialzarti. Più forte di prima. Perché non ho dubbi che sarà così. Perché il tuo è un popolo di lavoratori, che lotta e suda in silenzio, che combatte le difficoltà con orgoglio, fierezza e dignità, senza lamentarsi. Con la profonda convinzione che tutto questo li ripagherà. Tu, Bergamo, continua a combattere. Mola mia, Bérghem“.