Ceferin e l’UEFA vogliono che i campionati si chiudano: “Chi fa come il Belgio va fuori dalle Coppe”

L’UEFA adesso chiede alle federazioni nazionali di chiudere i campionati. Di trovare il modo, in una maniera o nell’altra, di chiudere la stagione e qualificare in modo regolare le proprie squadre alle competizioni internazionali della stagione prossima. Una notizia che è stata confermata dalla voce stessa del presidente dell’UEFA Ceferin. Queste le sue parole in risposta a chi, sulla ZDF, gli ha chiesto un giudizio sulla scelta del Belgio di chiudere il campionato in anticipo (a una giornata dal termine della stagione regolare e senza playoff e playout previsti per regolamento, ndr). Ceferin è intervenuto anche sull’opportunità di giocare il resto della stagione a porte chiuse.

“Penso che non sia questo il modo di procedere. La solidarietà non è una via a senso unico, non puoi chiedere aiuto e poi decidere cosa ti va bene. Le squadre del Belgio e le altre che pensano a una soluzione simile rischiano di non partecipare alle coppe europee nella prossima stagione. Il calcio a porte chiuse non è il calcio che si gioca davanti ai tifosi ma è sempre meglio giocare anche senza pubblico e trasmettere le partite in tv che non giocare affatto. La gente lo vuole, porta energia positiva e probabilmente si giocherà a luglio e agosto”.

Un discorso, quello di Ceferin, che chiaramente nasce da due fattori. Il primo è la conferenza con le 55 federazioni svolta pochi giorni fa in cui si è ribadita la volontà e la necessità da parte di tutti di concludere le stagioni sospese per l’emergenza sanitaria. Dall’altra il fatto che l’UEFA abbia dovuto rinunciare ad Euro 2020, una rinuncia estremamente pesante dal punto di vista economico, e che la stessa federazione internazionale abbia anteposto il termine dei campionati nazionali allo svolgimento delle coppe europee in vista di una possibile ripresa delle attività agonistiche.