Gazzetta dello Sport – Tamponi e test per i calciatori a Villa Stuart – Ecco come funzionano

Gazzetta dello Sport apre la sua edizione odierna spiegando come funzionano i tamponi e test sierologici attraverso i quali dovrebbero essere monitorati i calciatori delle 20 squadre di Serie A una volta che si andrà verso la ripresa degli allenamenti di squadra e dell’attività agonistica. La clinica romana è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale per la medicina sportiva: è il luogo d’elezione per il recupero dalle rotture al legamento crociato e il posto dove quasi tutti i calciatori provenienti dall’estero si sottopongono alle visite prima di cambiare squadra.

Gazzetta dello Sport – Tamponi e test per i calciatori a Villa Stuart

I tempi di attesa, come si apprende dalla Gazzetta dello Sport, dovrebbero essere minimi. I test sierologici danno il risultato in 8 minuti, i tamponi ne impiegano 20 a comunicare se il giocatore è positivo o meno al coronavirus. Il test a incrocio servirà a tenere le squadre e i loro componenti continuamente monitorati. Il test sierologico somiglia ad un normale test per la glicemia: una piccola puntura sul dito medio e la goccia di sangue viene applicata su un reagente che comunica esclusivamente se si è mai stati infetti dal coronavirus. Le persone – e i giocatori – che invece dovessero risultare positivi al sierologico, passano al tampone. Che determina se il soggetto in questione è attualmente negativo o positivo, e quindi se il virus è soltanto “passato” o è ancora presente.

Dalle parole di Marco Santini, direttore della clinica, si evince che Villa Stuart non avrà ulteriori guadagni perché la struttura non è aperta al pubblico, anche se il protocollo può essere utile ed esteso anche ad altre realtà. Le squadre – che probabilmente sono già in convenzione – dovrebbero quindi usufruire di questa anche per lo screening dei propri calciatori sul coronavirus. Santini precisa che i testi a fluorescenza utilizzati sono validati dall’Ospedale Spallanzani e dall’Università di Tor Vergata, e che hanno un’affidabilità del 98%, ben superiore a quella al 75% delle così dette “card”.

Il protocollo avanzato da Villa Stuart prevede anche che le squadre possano monitorarsi da sole grazie all’acquisto degli strumenti della Menarini per i sierologici e i tamponi. Per quanto riguarda il test ematico, lo strumento è gratuito e si acquistano le card a 25 Euro al pacco. Per i tamponi, invece, il dispositivo di elaborazione costa 4.500 Euro. Un costo tutto sommato ritenuto sostenibile dalla Gazzetta dello Sport per dei club professionistici di Serie A. Ed è proprio questo, forse, il nodo del calcio: come garantire la sicurezza anche alle serie minori.