Gazzetta dello Sport – La Serie A riparte il 13 Giugno – Le parole di Spadafora

Gazzetta dello Sport online apre la sua edizione online in questo momento dedicando ampio spazio ai passi avanti fatti oggi verso la ripresa dei campionati di calcio e, in particolare, della Serie A. Oggi, infatti, c’è stato un doppio importante appuntamento per la definizione delle esigenze della Serie A e per la modifica del protocollo di sicurezza della FIGC con l’adeguamento alle richieste del comitato tecnico-scientifico. Su entrambi i fronti sono stati registrati passi in avanti.

Gazzetta dello Sport – La Serie A riparte il 13 Giugno

Sulla scia degli altri campionati europei, anche la Serie A ha comunicato nelle ultime ore la data immaginata per la ripresa delle proprie partite. Si tratta del prossimo 13 giugno, e il calendario immaginato consentirebbe anche di portare a termine la Coppa Italia, competizione in dubbio in ragione delle esigenze del campionato. Partendo a metà giugno, e cioè ad un mese esatto da oggi, ci sarebbe il tempo per incastrare i 12 turni rimanenti del campionato, quattro partite di recupero e le due date per la Coppa Italia, prima del tuffo nelle competizioni europee ad agosto. La Lega Calcio di Serie A ha anche ribadito la necessità “del rispetto delle scadenze di pagamento previste dai contratti”, per mantenere un rapporto costruttivo con i licenziatari dei diritti TV.

L’altro fronte è quello governativo: oggi il ministro dello Sport Spadafora ha riferito in parlamento sulla situazione della ripresa del calcio. Spadafora ha sottolineato l’importanza di far ripartire il calcio nella massima sicurezza e senza rischi di un ulteriore stop, spiegando come in questo specifico sport sia impossibile mantenere le distanze di sicurezza. Ha poi aggiunto di aver ricevuto dal presidente della FIGC Gravina la notizia che la Federcalcio ha modificato il protocollo di sicurezza seguendo le indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Stando così le cose, il prossimo 18 maggio dovrebbero avere il via libera gli allenamenti collettivi. Le modifiche necessarie riguardavano la quarantena delle intere squadre in caso di nuovi positivi, la responsabilità dei medici sportivi, la necessità che i tamponi non vengano effettuati a discapito dei cittadini.