La Gazzetta dello Sport dedica oggi lo spazio per la Lazio alla trattativa per il rinnovo del contratto del tecnico Simone Inzaghi. Da molto tempo si parla della permanenza del mister sulla panchina biancoceleste in virtù dell’ottimo rendimento della squadra in questi anni. E in particolare in questa stagione sospesa dall’emergenza coronavirus, nella quale la Lazio sta contendendo lo scudetto alla Juventus. Di seguito i dettagli e le cifre di una trattativa che sembra destinata ad andare in porto.
Gazzetta dello Sport – Lazio, rinnovo pronto per Inzaghi
E le motivazioni per cui c’è ottimismo sono molteplici. In primo luogo il fatto che Simone Inzaghi è ormai uno dei migliori allenatori in Italia, e che ben poche altre società potrebbero attirarlo. E sono tutte molto impegnate nel proseguire i propri progetti tecnici (con Sarri, Conte e Gattuso, ndr), oppure navigano versi altri lidi (Rangnick al Milan, ndr). E quindi, in un momento di incertezze sul futuro economico del mondo del calcio, il mister non ha certo voglia di inseguire ulteriore stabilità. La Lazio ha dimostrato di avere un progetto tecnico e solidità nella costruzione della squadra e nella sostituzione di quei pochi prezzi pregiati venduti col passare degli anni.
Per quanto riguarda le cifre, La Gazzetta dello Sport riprende in massima parte quanto trapelato da Sky Sport nella giornata di ieri. Con l’attuale contratto in scadenza nel 2021, infatti, Lotito e il resto della dirigenza biancoceleste sono pronti ad offrire un rinnovo triennale, fino al 2023, con uno stipendio da 2.5 milioni di Euro all’anno più bonus legati ai risultati. La Gazzetta dello Sport sostiene che la Lazio, con questo rinnovo, avrebbe “il suo Ferguson”, anche in relazione al fatto che, carriera da calciatore inclusa, Inzaghi è nel giro della società biancoceleste da vent’anni. Ovviamente sono ancora distanti i 27 anni alla guida del Manchester United da parte dello scozzese. Ma se arrivasse alla fine del nuovo contratto fino al 2013 in sella alla Lazio, Inzaghi avrà vissuto a quel punto sette stagioni su quella panchina: per l’Italia, a suo modo, un record.
