Coppa Italia, caos date. Inter unica squadra a voler cambiare

Coppa Italia: è caos per le date decise per la ripartenza del calcio italiano. Come è noto, il calcio italiano ripartirà dalle semifinali di ritorno della Coppa Italia, e dalla finale da disputare il prossimo 17 Giugno. Una decisione che ha visto la condivisione piena di molti soggetti istituzionali del mondo del calcio. Oggi, ad esempio, è stata promossa anche dall’AIC, nella persona del vice presidente Calcagno. Ma che sta già portando a qualche polemica nella gestione del calendario.

Coppa Italia – Caos Date

Le date inizialmente previste per le due semifinali sono il 13 e il 14 giugno, prossimi, e cioè sabato e domenica della settimana prossima. Il nodo sarebbe legato al riposo – un giorno in meno – che avrebbe la squadra uscita vincitrice dalla semifinale del sabato. Per questo motivo è stato chiesto un ulteriore anticipo di un giorno: dal punto di vista del recupero sportivo, c’è meno differenza tra 4 e 5 giorni di attesa che tra 3 e 4. Ma la questione è, per adesso, e almeno ancora per qualche ora, del tutto teorica. Perché al momento le competizioni sportive non possono iniziare ufficialmente né il 13 e tantomeno il 12, perché il DPCM sulla ripresa non è stato ancora modificato.

Si attendono le decisioni del Governo

Possibile che nella conferenza stampa di oggi pomeriggio il presidente del Consiglio Conte vada ad annunciare la possibilità di ripartenza ufficiale, anche con la data. Nel frattempo, però, le quattro squadre coinvolte cercano di tutelare i propri interessi. E l’anticipo al 12 giugno farebbe piacere soltanto all’Inter che, poi, avrebbe da recuperare a nove giorni di distanza la gara di campionato contro la Sampdoria. La squadra nerazzurra è l’unica delle quattro in lizza per la Coppa ad essere coinvolta nel recupero delle partite della 26° giornata.

Per questo motivo, Juventus, Milan e Napoli non sembrerebbero disposte ad adeguarsi a questo ulteriore anticipo, che nella tabella di marcia verso la ripresa anticiperebbe ulteriormente i tempi del ritorno in campo. Posizioni ufficiali non possono emergere, proprio per le difficoltà legate all’assenza del DPCM che autorizza a giocare in quei giorni. Insomma, si aspetta il pronunciamento del governo, poi si tornerà di nuovo alla normalità. Polemiche e difese degli interessi particolari inclusi.