Balotelli mette in mora il Brescia. Raiola accusa: “Non ha fatto nemmeno un tampone”

Mario Balotelli ha messo in mora il Brescia Calcio per il pagamento dello stipendio di Marzo. La notizia si inserisce nella disputa tra il calciatore e il club che ormai prosegue da diverse settimane. L’attaccante era stato cacciato dal centro sportivo di Torbole Casaglia pochi giorni fa per essersi presentato in anticipo, rispetto al certificato medico che aveva presentato, per riprendere gli allenamenti individuali. Da diverso tempo Cellino riferiva che Balotelli non volesse allenarsi col resto del gruppo ed è arrivato ad inviare la lettera di rescissione unilaterale del contratto al giocatore.

Balotelli mette in mora il Brescia

Oggi è arrivata la notizia della messa in mora della società da parte del giocatore per il mancato pagamento degli stipendi. Balotelli è l’unico ad aver fatto una mossa del genere in tutta Europa – come ha sottolineato l’avvocato del Brescia Mattia Grassani in un’intervista – nonostante la crisi economica attagli tutte le squadre professionistiche che, in un modo o nell’altro, stanno avendo problemi con il pagamento degli stipendi. Ma la ferita è più profonda e va oltre le difficoltà del lockdown.

L’accusa di Raiola: “Il Brescia non ha fatto tamponi”

E le accuse del procuratore di Mario Balotelli, Mino Raiola, sono pesantissime. Secondo l’agente il Brescia non avrebbe fatto nemmeno un tampone ai propri calciatori. Una accusa che, se fondata, metterebbe a rischio l’intera squadra e la ripresa del campionato e di chi dovrà affrontare le rondinelle lungo il cammino. Queste le parole di Raiola sulla questione in un’intervista pubblicata oggi da La Gazzetta dello Sport: “A me risulta che il Brescia è l’unica società di Serie A che non ha ancora fatto fare il tampone a un proprio calciatore. Hanno discusso per settimane dei protocolli medici e ora si consente a una società di ignorarli solo per poter lasciare a casa un calciatore. Per colpire uno si mette a rischio tutta la squadra”.