“Mangiare fave crude fa male!”: ecco cosa può succedere

Le fave sono alimenti ricchi di nutrienti benefici per la salute dell’organismo. Ma c’è chi afferma con forza:“Mangiare fave crude fa male!”. Ecco cosa può succedere se si gustano fave non cotte.

Le fave crude

Le fave sono legumi ricchi di proteine, di vitamine, di fibre e di sali minerali come il potassio. Le fave hanno poche calorie e possono essere mangiate crude. Mangiare fave crude offre un vantaggio in termini nutrizionali apportando all’organismo molti nutrienti e sostanze fondamentali per il benessere della salute. Le fave possono fornire un prezioso aiuto a chi è a dieta grazie al loro essere un alimento ipocalorico, che ha circa 70 calorie ogni 100 grammi di prodotto. Le fave possono dunque essere inserite a pieno titolo all’interno di un regime alimentare controllato volto alla riduzione del peso corporeo. Le fave essiccate invece, hanno valori nutrizionali diversi e risultano essere più caloriche di quelle crude.

La presenza di acqua fa delle fave un alimento ideale per contrastare la ritenzione idrica. Le fave crude hanno proprietà diuretiche, aiutano la diuresi e la motilità intestinale. Le fave sono ricche di ferro e si rendono utili per i soggetti che presentano carenze di questo minerale nel corpo. Le fave crude in questo caso si presentano come ottimi sostituti o alternative alla carne nella dieta. Le fave presentano un alto contenuto di vitamine, molte delle quali solubili ad alte temperature. Ecco perché nella fave crude tutte le vitamine presenti restano intatte. Nelle fave cotte invece si disperdono. Le fave crude sono infine ricche di acido ascorbico e di levodopa. Le fave sembrano dunque alimenti ottimali per la salute. Eppure c’è chi afferma con forza:“Mangiare fave crude fa male!”. Perché? Ecco cosa può succedere.

Perché mangiare fave crude fa male

“Mangiare fave crude fa male!”: ecco cosa può succedere. Il consumo di fave crude deve essere evitato da chi soffre di favismo, un difetto genetico che interessa un enzima presente nei globuli rossi. Nel corpo di chi soffre la carenza di questo enzima, all’atto dell’ingestione di fave si verifica una distruzione dei globuli rossi, che scatena un’anemia emolitica. Il risultato è una colorazione gialla della cute, un colorito malsano e non comune.

Mangiare fave crude è poi sconsigliato a soggetti allergici o a persone che prendono analgesici, che sono in cura per trattamenti chemioterapici o che prendono antidepressivi. Mangiare fave crude non lo deve fare chi soffre della sindrome del colon irritabile e ha facili episodi di diarrea: le fave sono lassative e possono peggiorare il problema. Chi soffre di patologie a carico dell’apparato gastrointestinale può mangiare le fave decorticate, evitando la componente responsabile di fenomeni di flatulenza, meteorismo e diarrea.