Calcetto: da domani 25 giugno si torna a giocare negli sport di contatto

Calcetto: da domani sarà possibile riprendere a giocare a calcetto, calcio a cinque, e tutte le versioni amatoriale del gioco più amato dagli italiani. Il ministro Spadafora ha dichiarato poco fa che manca soltanto il via libera del ministero della salute per la ripresa delle attività degli sport di contatto anche a livello amatoriale. Una riapertura che sarebbe interpretata anche come un segnale di distensione nei confronti dell’epidemia e dei contagi, che non sono mai tornati a salire dopo le riaperture di maggio e giugno.

Calcetto: da domani si torna a giocare

E così il 25 Giugno dovrebbe essere la data in cui si riprenderà a giocare a calcetto, a calcio a cinque, e a tutti gli sport di contatto che al momento sono ancora vietati. La data doveva essere inizialmente lo scorso 18 giugno, ma poi non arrivò l’ok del governo. Stavolta il ministro Spadafora ha annunciato attraverso il proprio profilo Facebook che ha dato il proprio parere positivo alla ripresa delle attività. Queste le sue parole.

“Manca solo l’assenso del ministro Speranza: appena lo darà si potrà ricominciare. Mi avete scritto e fatto sentire con forza dopo che il consiglio dei ministri ha deciso lo slittamento dal 18 al 25 giugno per la ripresa degli sport di contatto, la voglia e la necessità di ricominciare a giocare nei centri sportivi di tutto il Paese, consentendo a migliaia di gestori e lavoratori di riprendere le loro attività. Per questo, prima dei termini previsti, ho incontrato in video conferenza il presidente Bonaccini e i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che hanno stilato le indicazioni per la ripresa immediata, che saranno approvate domani. Già ieri ho anticipato il mio parere favorevole alla riapertura manca solo l’assenso del ministro Speranza: appena lo darà si potrà ricominciare”.

Serve quindi aspettare il nulla osta del Ministero della Salute. Considerato però che questo era atteso già per la settimana scorsa, la sensazione è che stavolta il via libera possa arrivare. D’altra parte non ci sono nuovi focolai in tutto il paese e l’andamento dell’epidemia – almeno in Italia – sembra tranquillizzante.