I pinoli sono frutta secca? Ecco la verità

I pinoli sono alimenti gustosi e perfetti come ricostituenti sia dal punto di vista dello stress fisico che di quello mentale. Ma i pinoli sono frutta secca? Ecco la verità sull’origine di questo cibo.

I pinoli

I pinoli sono alimenti molto gustosi, energetici e calorici, che possono essere usati come cibo ricostituente da chi pratica sport o da chi affronta un periodo particolarmente stressante nella vita. Dal punto di vista nutrizionale i pinoli presentano un alto contenuto di acidi grassi Omega 6, sono ricchi di proteine, di fibre, di vitamine E e PP e di importanti sali minerali come il calcio, il ferro, il fosforo e il potassio. I pinoli contengono sostanze antiossidanti che aiutano l’organismo a contrastare la pericolosa azione dei radicali liberi e a rallentare l’invecchiamento e la moltiplicazione cellulare anomale, responsabile della comparsa di patologie tumorali.

Tra i fornelli i pinoli sono molto versatili. Si possono utilizzare realizzare salse, condimenti e piatti agrodolci dallo stampo prettamente orientale insieme alla carne. Possiamo usare i pinoli per fare il pesto tritandoli con il basilico, l’aglio, l’olio extravergine di oliva e il parmigiano. Possiamo usare i pinoli anche per preparare i dolci, le torte, i biscotti, i gelati. Ma che origine hanno questi alimenti? I pinoli sono frutta secca? Si raggruppano in questo insieme?

I pinoli sono frutta secca?

I pinoli sono frutta secca? Ecco la verità: sì, i pinoli sono classificati come frutta secca a tutti gli effetti. Sono dei semi come le arachidi e vengono estratti dalle pigne, i frutti del pino. La frutta secca oleosa comprende la frutta in guscio come le noci, le mandorle, i pistacchi e i nostri pinoli, che sono semi ma sono considerati frutta secca. I pinoli, per il loro contenuto nutrizionale, rispondono pienamente alle caratteristiche della frutta secca. Sono calorici ed energetici perché ricchi di grassi e poveri di zuccheri. Possono inoltre essere tostati come la maggior parte della frutta secca.

Tra la frutta secca i nostri pinoli sono purtroppo i più deperibili ovvero quelli che vanno a male più in fretta e per il cui consumo bisogna fare molta attenzione alla data di scadenza. Certo rispetto ad altri alimenti deperibili anche ben prima della scadenza i pinoli hanno dei vantaggi. Se ben conservati possono infatti durare fino a due mesi dopo la data di scadenza indicata sulla confezione del prodotto, molto meno però rispetto ad altre tipologie di frutta secca. I pistacchi durano ancora 3 mesi dopo la scadenza, le noci possono essere consumate fino a 6 mesi dopo la data limite, gli anacardi 9 mesi oltre i limiti. Le mandorle sono le più longeve: possono essere infatti consumate fino a un anno dopo la data di scadenza.