“Il gorgonzola fa male!”: attenzione, ecco le conseguenze

Il gorgonzola è un formaggio da intenditori ma c’è chi afferma con forza:“Il gorgonzola fa male!”. Attenzione, ecco le conseguenze a riguardo di un consumo eccessivo di questo alimento.

Il gorgonzola

Il gorgonzola è un formaggio morbido, dal gusto tipico e dall’odore non sempre gradevole a tutti. Ne esistono due varianti, una dolce e una stagionata. Dal punto di vista nutrizionale
il gorgonzola è caratterizzato da un’alta percentuale di grassi, molte vitamine A e B e un discreto apporto di sali minerali come il fosforo e il calcio.

In cucina il gorgonzola si accompagna agli aperitivi spalmato su tartine, agli affettati, al vino, ai piatti a base di pasta o come ripieno per gli gnocchi. Ma il consumo di gorgonzola può avere controindicazioni per la salute? C’è chi afferma con fermezza:“Il gorgonzola fa male!”. Attenzione, ecco le conseguenze.

Il gorgonzola fa male?

Come tutti gli alimenti, il gorgonzola fa male se viene consumato in grandi quantità. Il formaggio è ricco di lipidi saturi, contiene colesterolo e fa male a chi soffre di malattie cardiovascolari e di ipertensione a causa dell’elevata concentrazione di sodio.

Altri problemi in merito al consumo di gorgonzola sono per chi ha subito una particolare condizione ospedaliera quale un trapianto, che porta la compromissione delle difese immunitarie. Anche le donne in stato di gravidanza devono rinunciare al gorgonzola a causa della presenza di muffe sul formaggio, che concorrono al pericolo di listeriosi. Non è però corretto dire che il gorgonzola sia un formaggio da evitare a tavola. Scopriamone i motivi.

I benefici del gorgonzola

Abbiamo visto quali possono essere i pericoli legati al consumo di gorgonzola a tavola e che questi sono correlati innanzitutto al consumo smodato dell’alimento. Certamente le persone che soffrono di determinate patologie o condizioni cliniche devono evitare di mangiare gorgonzola per non compromettere la propria salute. Ma sostenere universalmente che il gorgonzola faccia male è sbagliato.

Il gorgonzola è molto calorico ma ha meno calorie rispetto ai formaggi a pasta dura come il parmigiano, l’hemmental e il provolone. Il problema del colesterolo poi è strettamente correlato al consumo eccessivo dell’alimento. Il gorgonzola infatti non è un formaggio a ricco contenuto di colesterolo. 100 grammi di gorgonzola contengono 70 milligrammi di colesterolo. 100 grammi di grana padano apportano 109 milligrammi di colesterolo mentre 100 grammi di brie contano 98 milligrammi di colesterolo. Il gorgonzola quindi ha meno quantità del lipide rispetto ad altri formaggi. Un formaggio come il gorgonzola può dunque essere consumato anche da chi soffre di colesterolo alto in una piccola porzione settimanale, fermo restando l’essere all’interno di un regime alimentare adeguato e controllato.

Mangiare gorgonzola in quantità moderate, può apportare grandi benefici alla salute e addirittura allungare le nostre aspettative di vita. Mangiare gorgonzola moderatamente aiuta la salute delle ossa tenendo lontano alcune patologie degenerative dello scheletro come l’osteoporosi. Un consumo moderato di gorgonzola fa bene al cuore e migliora la circolazione, rilassa il sistema nervoso e permette di trovare conforto dai momenti di stress.