“Il kefir è pericoloso!”: ecco le conseguenze se…

Il kefir è un prodotto che negli ultimi anni sta riscuotendo molto successo. Ciononostante c’è chi afferma con insistenza: “Il kefir è pericoloso!”. Ecco le conseguenze a riguardo del consumo di kefir.

Il kefir

Il kefir è una bevanda fermentata dal latte, molto simile allo yogurt per sapore e consistenza. Negli ultimi anni il kefir ha visto un vero boom sulle nostre tavole proprio come alternativa al latte e allo yogurt. Allo stesso modo dei suoi simili si può gustare in una tazza con i cereali o abbinata ai frutti di bosco. Certamente consumare il kefir si può fare in modo semplice, in bianco al naturale. Ma per una nota di gusto in più, per una golosità del palato, al kefir si può aggiungere del cacao amaro, della polvere di orzo, del caffè, delle gocce di cioccolato, del riso soffiato.

Possiamo anche usare il kefir anche per la preparazione di vari tipi di dolci come la cheescake oppure per realizzare gustose creme e salse. Insomma, il kefir in cucina può dare vita a qualcosa di goloso ma anche salutare. Eppure c’è chi dice che il kefir è pericoloso. Perché? Cerchiamo di scoprire di più in merito a questa affermazione controversa.

Il kefir è pericoloso?

Il kefir è un prodotto che appare salutare e leggero. Eppure c’è chi afferma con convinzione: “Il kefir è pericoloso!”. Chi sostiene questo con forza si riferisce ai tempi e alle modalità di conservazione casalinga del kefir. Il kefir infatti si può preparare in casa. Certo però la sua preparazione, se non effettuata correttamente, può dare dei problemi. I grani di kefir vanno infatti conservati con la massima cura. Se sono mantenuti in condizioni igieniche precarie, ciò apre la strada al rischio di contaminazione da parte di batteri patogeni e di muffe, che possono mettere in grave pericolo la salute.

Dunque è da sconsigliare ad esempio l’uso dei grani di kefir qualora li si vogliano adoperare come base per preparare in casa un probiotico. Quando poi teniamo il kefir fuori dal frigo certamente aumenterà l’attività dei fermenti ma anche il rischio di tossinfezione. Questi dunque sono i pericoli del kefir, riferiti però alla sua preparazione tra le mura domestiche.

Kefir: benefici

Posto quello che abbiamo detto, non possiamo negare i benefici di un kefir di qualità per la salute. Innanzitutto il kefir non contiene lattosio per cui può essere consumato anche dagli intolleranti a questa sostanza. Il kefir è una bevanda ricca di calcio, fondamentale per lo sviluppo delle ossa. Il kefir è anche ricco di sali minerali e di fermenti lattici benefici per l’intestino.

Il kefir potenzia l’azione del sistema immunitario, protegge l’organismo dalla proliferazione microbica, aiuta a prevenire l’osteoporosi, favorisce la digestione, facilita l’assorbimento dei nutrienti, aiuta a bruciare grassi, riduce il colesterolo cattivo, regola la pressione arteriosa, migliora l’aspetto della pelle, contrasta la comparsa dell’acne, della psoriasi, della dermatite topica e atopica. Il kefir fa dunque bene alla salute. L’importante è rivolgere l’acquisto nei confronti di un prodotto biologico di qualità.