Prosciutto crudo o cotto? Qual è meglio?

Il prosciutto è senza dubbio un alimento molto amato. Quello cotto è utilizzato anche nell’alimentazione dell’infanzia, quello crudo è considerato molto pregiato. Prosciutto crudo o cotto? Qual è meglio?

Il prosciutto

Il prosciutto è un alimento davvero comune sulle nostre tavole. Con il prosciutto si prepara il vassoio degli affettati, si preparano antipasti come involtini gustosi, si farciscono panini, piadine e tigelle. Aprire il frigo e assaggiare una fetta di prosciutto è un’azione davvero ordinaria e soprattutto golosa.

Certo l’opinione è divisa tra la preferenza per le due principali tipologie di prosciutto: il prosciutto cotto e il prosciutto crudo. Il primo si da tipicamente anche ai bambini, il secondo si sposa bene sul melone. Ma qual è la migliore scelta per la nostra alimentazione? Dal punto di vista nutrizionale si può dire che il cotto è migliore del crudo o viceversa? Prosciutto crudo o cotto? Qual è meglio?

Prosciutto crudo e cotto: la lavorazione

Prosciutto crudo o cotto? Qual è meglio? Analizziamo le loro differenze e cerchiamo di capirlo. Entrambi i salumi sono ricavati dalla coscia intera del maiale adulto e non sono insaccati. La lavorazione delle carni è però differente. Per ottenere il prosciutto cotto la coscia del maiale viene disossata, salata con una salamoia di aromi e conservanti, sottoposta a zangolatura, pressata e cotta al vapore.

Per il prosciutto crudo la coscia di maiale viene salata a secco con sale marino e messa a stagionare. La stagionatura fa perdere al prosciutto crudo una elevata quantità di acqua.

Prosciutto crudo o cotto?

Prosciutto crudo o cotto? Qual è meglio? Il più digeribile, a dispetto di quello che si potrebbe pensare, è il prosciutto crudo. Il prosciutto crudo contiene più proteine e meno grassi del cotto, è più digeribile della carne e va bene anche per sostituirla nella dieta. Il prosciutto cotto è più grasso perché mantiene una parte dei lipidi durante la lavorazione. Può inoltre contenere anche una percentuale variabile di carboidrati.

Per una dieta dimagrante quindi è migliore il prosciutto crudo rispetto al cotto. Il prosciutto crudo ha anche un buon apporto di sali minerali e di vitamine del gruppo B. Per una dieta antipertensiva è invece migliore il prosciutto cotto. Il prosciutto crudo è infatti in genere più salato. Per chi ha problemi di pressione alta e ipertensione è consigliabile preferire il prosciutto cotto. Chi soffre di colesterolo alto potrà invece rivolgere la sua preferenza nei confronti del prosciutto crudo, perché contiene un maggior numero di grassi buoni come l’acido oleico.

Dal punto di vista dell’apporto calorico la differenza tra prosciutto crudo e prosciutto cotto non è abissale. Il prosciutto crudo è più ricco dal punto di vista nutrizionale e supera le 450 calorie per 100 grammi di prodotto. 100 grammi di prosciutto cotto contano invece 415 calorie ma togliendo la parte grassa prima del consumo l’apporto calorico si riduce ulteriormente.