Cinque errori da non commettere quando cucini il pollo: ecco quali sono

Il pollo è un alimento che fa parte delle carni bianche. Si caratterizza per una considerevole quantità di proteine. Inoltre, è leggero e facilmente digeribile perché ha una quantità di grassi piuttosto bassa, seppur variabile a seconda dei tipi di tagli. Per esempio, le cosce ne presentano una quantità maggiore (ed anche per questo sono molto saporite e morbide) rispetto al petto (che invece ne ha molti di meno).

Il suo apporto energetico è particolarmente significativo: per ogni 100 grammi di pollo sono presenti circa 100 Kcal. Circa il 93% delle calorie dipende dalla presenza delle proteine, mentre il rimanente 7% dai grassi.

Ci sono vari modi per cucinare il pollo. Se preparato nel migliore dei modi, attenendosi scrupolosamente alle procedure corrette, risulta essere un secondo piatto davvero gustoso. Di seguito indichiamo 5 errori che si tendono a commettere, ma che conviene evitare di fare quando lo si cucina, in modo da ottenere risultati più soddisfacenti.

1. Scongelarlo a temperatura ambiente: ecco perché non bisogna farlo

Scongelare il pollo a temperatura ambiente è un errore, perché si corre il rischio che sull’alimento si presentino la salmonella ed altri batteri dannosi per la salute.

Un buon metodo per scongelarlo è invece quello di prenderlo dal congelatore e di passarlo nel frigo prima di andare a dormire: così facendo, si decongelerà nel corso della notte, riducendo qualunque rischio inerente alla presenza di batteri nocivi.

2. Esagerare con le spezie: ecco perché va evitato

Nel condire il pollo, è sbagliato esagerare con le spezie. Queste ultime infatti dovrebbero servire ad esaltarne il sapore, ed è per questo motivo che bisognerebbe sceglierne poche ma di qualità.

Condirlo con il pepe è sicuramente una buona idea, ma esistono anche altri sapori adatti a tale scopo. Per esempio, un mix di miele, aglio e salsa di soia si rivela perfetto per cosce e petti.

3. Rimozione della pelle prima della cottura: ecco quando evitarlo

La pelle, anche se non piace a tutti, in genere non dovrebbe essere rimossa durante la cottura del pollo. Infatti, contribuisce ad esaltarne il gusto, ed è ottima da lasciare in particolar modo quando lo si arrostisce in forno.

L’unico metodo di cottura in cui conviene rimuoverla prima di procedere, è quello alla griglia. In questo modo il grasso cola, separandosi dalla carne, e l’alimento risulta essere più leggero. Al contrario, se non la si rimuove quando lo si cuoce alla griglia, l’apporto di grassi da parte del pollo aumenta di circa il 300%.

4. Agitare troppo il pollo quando lo si frigge: perché non va fatto

Un errore che tendono a fare alcuni, è quello di capovolgere troppe volte il pollo quando lo si sta friggendo. Perché non andrebbe capovolto spesso? Il motivo è semplice: più mantiene una specifica posizione, più ha la possibilità di friggere meglio, cioè nella maniera più corretta, restituendo una superficie molto dorata e croccante.

5. Sottovalutare l’importanza del termometro, che invece è uno strumento utilissimo per la cottura

L’utilizzo di un termometro da cucina per misurare la temperatura del pollo durante la cottura può rivelarsi davvero prezioso. Come noto infatti, mentre lo si cuoce il pollo si può asciugare con facilità, ma mantenendolo alle giuste temperature questo si può evitare.

La temperatura interna di un petto di pollo dovrebbe raggiungere 50 gradi circa, mentre le cosce circa 80 gradi.

Di conseguenza, se ad esempio si cucina un pollo intero nel forno, conviene rimuoverne il petto quando arriva ad una temperatura di circa 50 gradi, e lasciare le cosce e il resto del pollo fino al completamento della cottura. In tal modo, il petto non sarà secco e insipido, ma risulterà gustoso proprio come le altre parti del pollo.