Non scolare la pasta nel lavandino: ecco cosa può accadere

La pasta è uno degli alimenti più amati dagli italiani. Ne esistono di varie tipologie: spaghetti, penne, fusilli, farfalle, rigatoni, ecc. Anche se c’è più di un modo per prepararla, uno tra i più diffusi consiste nel cuocerla in acqua salata e poi scolarla. Molte persone in genere la scolano all’interno del lavandino, ma è preferibile non farlo: per scoprire perché, consigliamo di leggere le prossime righe.

Tra i primi piatti che vengono realizzati nelle case degli italiani, quelli a base di pasta sono i più consumati. Tra le pietanze a base di pasta, la pastasciutta è tra le portate preferite di molti.

La pastasciutta può essere fatta con la maggior parte dei tipi di pasta in commercio, e si caratterizza per essere cotta in acqua all’interno di una pentola, per poi essere separata dall’acqua di cottura mediante uno scolapasta. Successivamente, si procede con il condire la pasta (usando la salsa al pomodoro, il pesto, il burro, la panna, o altro ancora).

Di solito, per scolare la pasta, lo scolapasta viene disposto all’interno del lavandino, e l’acqua di cottura viene buttata. Eppure, tale acqua potrebbe essere riutilizzata per vari scopi. Di conseguenza, se la si butta si spreca un qualcosa che in realtà potrebbe rivelarsi ancora molto utile.

A cosa può servire l’acqua di cottura della pasta

L’acqua di cottura della pasta, quella che in genere viene buttata quando si scola la pasta che ha raggiunto il giusto grado di cottura, potrebbe essere riutilizzata per i seguenti scopi:

  • Si può usare, almeno in parte, assieme al condimento della pasta per condire quest’ultima. In tal modo, la pasta risulterebbe condita in maniera più omogenea, e questo è vero soprattutto se si utilizzano condimenti piuttosto densi, come il pesto. Inoltre, essendo un’acqua ricca di amido, renderebbe il condimento ancor più saporito.
  • Se non è molto salata, è anche possibile utilizzarla per ammorbidire i legumi, in modo tale da poterli cuocere in meno tempo. Da notare, però, che se usata come acqua per l’ammollo, in seguito conviene utilizzare dell’altra acqua per la cottura dei legumi.
  • Puo anche essere impiegata come brodo di base per preparare minestre o zuppe. Oppure, si può riutilizzare come acqua per cuocere verdure al vapore.
  • Può persino essere adoperata per lavare le stoviglie. Ciò è vero specialmente se sono state utilizzate per alimenti molto grassi. Infatti, l’azione emolliente di amido e acqua bollente risulta molto efficace nel pulirle. Si tratterebbe però di un primo lavaggio: in seguito, è consigliato ricorrere comunque al detersivo per ultimare la pulizia di pentole, piatti, bicchieri e posate.
  • E’ anche possibile riutilizzarla per la preparazione di un impasto per pane, pizze, focacce, torte salate, ecc. In tal caso, bisogna considerare che l’acqua di cottura è già salata, dunque non occorre aggiungere il sale che normalmente si utilizza per realizzare gli impasti nella maniera classica.
  • E’ ottima anche da usare come impacco per capelli da applicare prima di effettuare lo shampoo, in modo da ammorbidire anche i capelli più secchi e sfibrati.
  • Può anche essere impiegata per fare un rilassante pediluvio.
  • Infine, si può pure riutilizzare per la preparazione della pasta di sale, con cui poter far giocare i bambini. Infatti, l’acqua della pasta è ottima per dare al composto la giusta consistenza.