Mangiare ricotta scaduta: cosa accade al nostro corpo?

La ricotta fresca è un alimento presente spesso sulle tavole degli italiani. Si tratta di un derivato del latte venduto con una precisa data di scadenza. Quest’ultima deve essere rispettata per motivi di salute. A volte però capita che si metta in frigo per diversi giorni, magari dimenticandosi di averla comprata. Lasciata da sola all’interno dell’elettrodomestico e riposta più indietro rispetto agli altri alimenti, è assai facile che non venga mangiata prima della sua scadenza. E se si mangiasse ricotta scaduta per evitare di sprecare soldi, ci sarebbero conseguenze gravi per l’organismo?

La ricotta fresca è un tipo di prodotto caseario che va consumato necessariamente entro la data di scadenza riportata, se non anche qualche giorno prima.

Alcuni però si domandano cosa accadrebbe qualora si decidesse di mangiarla – consapevolmente o anche per errore – una volta scaduta: diamo risposta a tale domanda nelle righe successive del presente articolo.

La questione della scadenza dei prodotti

I prodotti alimentari possono essere venduti offrendo al consumatore una tra le seguenti indicazioni:

  • Data di scadenza
  • Data entro la quale è preferibile consumare il prodotto.

Nel primo caso, l’alimento deve essere consumato neccesariamente entro la data indicata. Altrimenti, a pagarne le conseguenze sarà la salute di chi consuma l’alimento al di fuori del limite di tempo suggerito.

Tra l’altro, il prodotto comincia a deperire anche prima di tale data. Tuttavia, nei giorni antecedenti alla scadenza “ufficiale” di norma non costituisce un pericolo per la salute.

Molto però dipende anche dal modo in cui tale prodotto viene conservato.

Se l’alimento viene tenuto correttamente (per esempio alla giusta temperatura), allora la data di scadenza sarà un dato attendibile. Viceversa, deperirà in anticipo.

Nel caso in cui la data fornita sia soltanto un suggerimento, del tipo “da consumarsi preferibilmente entro” seguito dall’indicazione di tale data, quella non è la data di scadenza dell’alimento.

Per esempio, la pasta non consumata entro il giorno indicato è ancora buona da mangiare per molte altre settimane, anche se potrebbe non essere più possibile beneficiare di tutte le sostanze nutritive che aveva all’inizio.

La ricotta fresca ha una data di scadenza precisa, e non una data entro la quale è preferibile consumarla. Dunque, se la ricotta scade deve essere buttata.

Se si mangiasse ricotta scaduta, quali sarebbero le conseguenze?

Quando la ricotta scade (cioè quando si arriva al giorno indicato come data di scadenza di tale alimento) significa che non è più consigliabile mangiarla.

Se la si mangia il giorno esatto della scadenza, o anche quello dopo, non dovrebbero esserci gravi conseguenze. Se invece passano 3-4 giorni o anche più dopo la scadenza, la situazione riguardante la salute di chi la consuma potrebbe essere più preoccupante.

La ricotta infatti, presenta su di sé dei batteri come qualsiasi altro alimento. Nel corso del tempo, questi batteri diventano sempre di più, fino a risultare nocivi per chi dovesse mangiarla oltre la data di scadenza.

La data riportata sulla confezione o l’involucro della ricotta è quindi una indicazione da prendere sempre sul serio. Inoltre, allo scopo di evitare che il prodotto scada prima del previsto, è importante conservarlo nel modo più appropriato, cioè in frigo.

Siccome alcuni frigoriferi non garantiscono una temperatura di conservazione sempre corretta, sarebbe meglio mangiare l’intero prodotto caseario addirittura entro 5-7 giorni prima della stessa data di scadenza.