Il miele può sostituire gli antibiotici? Ecco la risposta dell’esperto

Il miele non è soltanto un buon dolcificante ed un ingrediente utile per vari tipi di ricette in cucina: può essere usato anche per ottenere dei benefici per la notra salute e il nostro benessere. In ragione di ciò, appare lecito domandarsi se possa essere adoperato anche in sostituzione degli antibiotici convenzionali che vengono venduti in farmacia. A tale riguardo, nel corso di questo articolo spieghiamo come stanno realmente le cose.

Nell’antichità il miele era usato anche come una specie di medicinale. Ad esempio, ai tempi degli antichi egizi veniva impiegato come unguento per guarire dalle ferite, ma lo si utilizzava anche per curare disturbi digestivi.

Tra l’altro, oggi sappiamo che il miele può essere adoperato come rimedio per diversi problemi:

  • Sotto forma di impacchi si rivela utilissimo in caso di bruciature.
  • Può essere usato anche sulla pelle irritata, per migliorarne le condizioni.
  • Si può assumere oralmente per contrastare bruciore di stomaco, mal di gola e disturbi alle vie respiratorie.

Tutto ciò è possibile in quanto è un prodotto con delle proprietà sia antisettiche che antibatteriche. E ciò lo qualifica come antibiotico naturale. Da questo punto di vista, va detto che anche la scienza è d’accordo.

Cosa dice la scienza sul miele

Alcuni ricercatori sono giunti a delle conclusioni davvero degne di nota in merito alle proprietà del miele.

All’Università di Lund hanno dimostrato che il miele presenta 13 ceppi di batteri dell’acido lattico che si rivelano molto efficaci nel contrastare determinati agenti patogeni, restituendo risultati simili a quelli ottenibili con degli antibiotici convenzionali.

All’Università di Amsterdam stanno approfondendo gli studi sulla defensina-1. Si tratta di una proteina che si trova nel sitema immunitario delle api, e anche nel miele. E’ proprio questa particolare sostanza a offrire al miele delle qualità antisettiche (cioè delle proprietà che prevengono o combattono le infezioni).

La stanno studiando con grande interesse, perché si ritiene che in futuro potrebbe servire per la creazione di nuovi medicinali, al fine di contrastare anche le infezioni resistenti agli attuali antibiotici disponibili in commercio.

Il miele può sostituire gli antibiotici?

Per poter dare il meglio per quanto riguarda i suoi effetti antibiotici, il miele deve essere fresco e puro. Quello venduto nei negozi e nei supermercati ha invece proprietà un po’ diverse.

Fatta questa premessa, si può dire che il miele potrebbe essere usato in qualità di antibiotico per alcuni problemi fisici, in sostituzione dei farmaci reperibili in farmacia? No. Il miele fa bene alla salute ma non può sostituirsi a una cura antibiotica. In futuro potrebbe però essere utilizzato per realizzare nuovi tipi di antibiotici.

Il miele che troviamo facilmente in commercio può comunque essere usato per prevenire diversi disturbi. E può essere impiegato in vari modi anche per combattere problemi di lieve entità.

Il benefico miele di Manuka

Come noto, esistono diversi tipi di miele. Uno tra quelli particolarmente benefici è il miele di Manuka. Si tratta di un prodotto che nasce dalle api di Nuova Zelanda e Australia sugli alberi di Manuka.

E’ un miele dalle forti qualità antimicrobiche, in quanto contiene moltissimo metilgliossale, molto di più rispetto alla maggioranza degli altri tipi di miele esistenti. Questa sostanza si rivela molto efficace per curare ulcere, gengiviti, ma anche ferite e altre lesioni cutanee. In più, è un validissimo prebiotico, in quanto offre un contributo prezioso per la crescita di microrganismi intestinali benefici.