Rissa PSG-Marsiglia: cinque espulsi. Neymar accusa Alvaro di razzismo

Il PSG perde anche la seconda partita di campionato, il “classique” contro l’Olympique Marsiglia, ed è a zero punti dopo due giornate. Una situazione clamorosa sulla quale pesa anche il “fattore Covid” che ha bloccato Mbappè e Icardi, e prima di loro Neymar e Di Maria. È chiaro che un certo nervosismo serpeggi nell’organico dei parigini, ma quanto avvenuto ieri sera ha sorpassato il limite della tensione.

Rissa PSG-Marsiglia: cinque espulsi. Neymar accusa Alvaro di razzismo

Al minuto 96 della sfida di ieri sera, terminata con il punteggio di 0-1 per l’OM con rete di Thauvin, un brutto fallo ha generato una rissa nella quale sono scaturite tutte le tensioni accumulate nel corso della gara. Sono stati espulsi subito Kurzawa e Paredes per il PSG e  Amavi e Benedetto per l’OM. Poi il VAR ha segnalato all’arbitro un pugno di Neymar ad Alvaro Gonzalez, e il brasiliano è stato a sua volta espulso. Nel momento in cui gli è stato mostrato il cartellino rosso, Neymar ha applaudito ironicamente al direttore di gara e rivolto alcune frasi all’avversario.

Dai propri profili social ha poi spiegato che il VAR non ha mostrato gli insulti razzisti subiti dal difensore dell’OM: Neymar accusa Alvaro di averlo chiamato “scimmia” e “figlio di puttana”. Il difensore argentino non è nuovo agli insulti in campo: fu protagonista evidente di una provocazione ai danni di Messi qualche anno fa, quando militava nell’Espanyol.
Al di là degli aspetti comportamentali, un bel problema per il PSG che dovrà affrontare la terza sfida di campionato con tre squalificati e l’incertezza del recupero dei giocatori fermati dalla positività al coronavirus, con già sei punti in classifica da recuperare all’OM. Forse anche una conseguenza dell’onda lunga della stagione precedente, terminata a metà agosto con la finale di Champions League.